L'ANALISI
21 Ottobre 2025 - 18:11
CREMONA - I primi problemi sono storia di gennaio 2024, poi la riparazione e il nuovo guasto nella primavera successiva: da allora l’illuminazione sul vecchio ponte in ferro sul Po funziona a singhiozzo, lasciando molto spesso la carreggiata al buio nelle ore notturne. Adesso, finalmente, dopo quasi due anni di rimpalli di competenze e lamentele degli automobilisti, il sindaco di Castelvetro Silvia Granata ha scucito una promessa: Anas, gestore del viadotto dal 2021, si farà carico di un primo intervento di sistemazione dei corpi illuminanti.
A spiegare è proprio Granata, che anche nel bel mezzo della polemica sulla rotatoria di largo Moreni non ha mai smesso di interessarsi al ponte e ai suoi problemi. E l’ha fatto tentando di coinvolgere Provincia di Piacenza (stazione appaltante del cantiere di manutenzione teoricamente in corso) e Comune di Cremona a cui sarebbe intestato il contatore di riferimento dei lampioni: «Per il momento solo Anas ha rotto il silenzio e mi ha comunicato che è in corso di organizzazione un intervento – spiega la prima cittadina castelvetrese –. Dall’ente lo definiscono provvisorio, in attesa di definire meglio sia le competenze in merito all’illuminazione sia la consistenza del progetto di manutenzione da 8,5 milioni di euro, che sarà appunto in capo ad Anas». Il riferimento non è al piano di interventi programmato dalla Provincia di Piacenza e già affidato alla ditta Beltrami, ma a un secondo futuro restyling in programma successivamente, presumibilmente nel 2026/2027.
Riguardo i tempi d’intervento sui lampioni del ponte, invece, Granata ha già chiesto che si proceda al più presto visto l’arrivo di nebbie e maltempo. «Se possibile con disagi limitati per il traffico», conclude. La prima cittadina resta in attesa di indicazioni da Anas, per potere poi comunicare tempestivamente ai cittadini le eventuali limitazioni.
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