L'ANALISI
22 Ottobre 2025 - 05:25
PIADENA DRIZZONA - È una differente visione industriale che porterà anche a un rallentamento degli investimenti sullo stabilimento di Piadena Drizzona quella che ha portato al cambio alla guida del gruppo Imbal Carton.
All’orizzonte erano previsti investimenti anche sullo stabilimento casalasco, secondo del gruppo assieme a quello di Prevalle, che avrebbero portato a circa 140 assunzioni complessive a Piadena. Uno stop visto con rammarico anche da parte dell’amministrazione comunale.
Il sindaco Federica Ferrari si fa interprete: «Nella primavera scorsa eravamo stati a visitare lo stabilimento ProGroup di Cessalto, in provincia di Treviso, per vedere con i nostri occhi il modello che sarebbe poi stato seguito per l’ampliamento di Imbal Carton e della stessa ProGroup a Piadena Drizzona, di cui la Imbal è partner. Il piano di sviluppo avrebbe previsto nuove assunzioni, portate dall’ampliamento di entrambe le ditte, ampliamento che, ci pare di capire, al momento non sia più nei programmi. La nostra collaborazione e disponibilità sono sempre state massime, i tecnici comunali e provinciali hanno collaborato e dedicato tempo alla stesura del nuovo Piano di Governo del Territorio, che riguardava anche Imbal Carton. Per questo auspico un incontro quanto prima con il nuovo cda, per capire quale scenario si prospetta, dal momento che il nostro paese è direttamente coinvolto. Abbiamo appreso con rammarico e viva sorpresa la notizia del cambio al vertice di Imbal Carton, soprattutto perché non ci è arrivata dalla ditta una comunicazione ufficiale in merito. Con Michele Lancellotti si era creata da subito, ossia da giugno scorso con l’inizio del nostro mandato, una stretta collaborazione, che riguardava principalmente, ma non solo, lo sviluppo previsto nei prossimi anni dalla ditta stessa, affiancato allo sviluppo della partner tedesca Progroup AG», conclude il sindaco Ferrari.
Sotto la gestione di Michele Lancellotti Imbal Carton è passata da 3 milioni a oltre 55 milioni di fatturato, con punte superiori ai 60 milioni nel 2022, e da 35 a 160 dipendenti. Nel corso degli anni, l’azienda ha completato cinque acquisizioni e stretto una partnership strategica con uno tra i principali produttori europei di carta e cartone ondulato. Tra le aziende acquisite, nel 1996, figura anche lo Scatolificio Feroldi di Drizzona, che aveva così ricevuto nuovo slancio.
Il 1° maggio 2023, la diocesi di Cremona con il vescovo Antonio Napolioni aveva deciso di celebrare proprio nello stabilimento piadenese la tradizionale messa in occasione della Festa dei lavoratori, appuntamento fortemente voluto dall’ormai ex amministratore delegato.
L’avvicendamento arriva in un momento delicato per la società, che ha chiuso il bilancio 2024 con un fatturato in calo del 10,3%, passato da 58,4 a 52,3 milioni di euro, e un Ebitda in flessione del 23,5%, a quota 6,5 milioni. L’utile netto è sceso a 2,3 milioni, contro i 4,1 del 2023 (-41,8%). La posizione finanziaria netta migliora di circa 3 milioni e si attesta a 14,1 milioni (negativa).
La frenata è legata soprattutto al ribasso del prezzo medio del cartone ondulato, materia prima che nel 2024 è scesa da 0,386 a 0,342 euro/kg. I volumi produttivi si sono mantenuti sostanzialmente stabili (-1,1%), confermando la solidità commerciale del gruppo, attivo negli stabilimenti di Prevalle e Piadena Drizzona.
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