L'ANALISI
19 Ottobre 2025 - 11:25
CREMONA - «Gravi rallentamenti e malfunzionamenti nella piattaforma istituzionale Arvax, utilizzata per la registrazione delle vaccinazioni»: in piena partenza della campagna antinfluenzale, la Fimmg lombarda (Federazione italiana medici di medicina generale) sta di nuovo riscontrando problemi. Anche a Cremona. La segretaria regionale, Paola Pedrini parla di «accessi difficoltosi, caricamenti infiniti, blocchi improvvisi» che stanno rallentando in modo significativo l’attività vaccinale negli studi, proprio mentre la tempestività e l’efficienza dovrebbero essere la priorità per proteggere i cittadini più fragili.
«La piattaforma è spesso inutilizzabile per ore – spiega – costringendoci a sospendere o rinviare le sedute vaccinali, oppure a ricorrere a registrazioni manuali. Questo si traduce in disagi per i pazienti, ma anche in un aggravio di lavoro per noi medici, già sottoposti a un carico burocratico pesantissimo. È inaccettabile che strumenti informatici essenziali per la sanità territoriale non garantiscano la continuità del servizio, soprattutto quando si tratta di attività di prevenzione di interesse pubblico. Chiediamo rispetto per il nostro lavoro e per i cittadini che contano su di noi».
A chiedere un intervento risolutivo alle autorità competenti è anche il segretario Fimmg di Cremona, Federico Bontardelli: «Il malfunzionamento della piattaforma digitale per la gestione della campagna vaccinale antinfluenzale rappresenta una criticità grave non solo per i medici di medicina generale, ma soprattutto per i cittadini – ribadisce –. Questo problema informatico compromette infatti la qualità e l’efficienza del servizio, ostacolando la possibilità per i medici di offrire ai propri assistiti un percorso vaccinale fluido e ben organizzato».
«Vale la pena ricordare che – prosegue –, nella scorsa campagna vaccinale, due terzi delle dosi somministrate in Lombardia è stato effettuato proprio dai medici di famiglia: un contributo fondamentale che dimostra quanto la medicina generale sia parte integrante e insostituibile delle strategie di prevenzione sul territorio. È quindi indispensabile che la Regione e le strutture competenti risolvano tempestivamente le difficoltà tecniche, garantendo ai cittadini e ai professionisti sanitari gli strumenti informatici necessari per lavorare con efficienza e sicurezza».
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