Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IL CASO

Niente tumulo? Locci cambia l’impresa

Castelverde: dopo la mancata sepoltura dell’urna, arriva la decisione del sindaco

Elisa Calamari

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

19 Ottobre 2025 - 05:15

Niente tumulo? Locci cambia l’impresa

CASTELVERDE - L’amministrazione comunale ha deciso di recedere il contratto con l’impresa esterna incaricata delle tumulazioni al cimitero, alla quale, sulla base di quanto stabilito dall’appalto, sarà applicata anche una penale. La decisione è stata presa dopo il caso della mancata tumulazione raccontato nei giorni scorsi su queste colonne dalla figlia di un defunto, che il 14 ottobre nell’orario concordato ha aspettato invano la sepoltura delle ceneri. Nel frattempo proprio l’impresa, bresciana, ha scritto al giornale per «esprimere le più sincere scuse alla famiglia interessata, per la mancata esecuzione dell’operazione di inserimento dell’urna contenente le ceneri». Come confermato proprio dall’azienda nella lettera pubblicata sul quotidiano di ieri, gli uffici comunali avevano regolarmente provveduto, nei termini e con le modalità previste, a trasmettere via pec tutti i dettagli operativi relativi all’intervento. Ma «a causa di un errore interno di comunicazione, l’operazione non è stata eseguita».

A ricostruire l’accaduto è stata anche il sindaco Graziella Locci, che ieri mattina ha incontrato la figlia del defunto, già contattata telefonicamente nei giorni scorsi, esprimendole grande rammarico. Con loro c’erano la vice sindaco Cinzia Vuoto, il responsabile del servizio municipale e l’istruttore dei servizi cimiteriali. «Si è verificato un problema di comunicazione interno alla ditta che da qualche mese si occupa di inumazioni e tumulazioni per conto del Comune – spiega Locci –. I nostri uffici hanno eseguito correttamente tutta la procedura. Ciò nonostante, non voglio certo togliermi dalle responsabilità: so bene che per i cittadini il Comune è l’interfaccia. Sono e siamo molto dispiaciuti, consapevoli che il momento dell’addio a un genitore è doloroso e irripetibile».

Alla luce dell’accaduto, e anche in seguito ad aver raccolto segnalazioni in merito ad altri disservizi registrati negli ultimi mesi, è stato così deciso di sollevare l’impresa esterna dall’incarico: «Si tratta di una ditta che aveva ottime referenze e sulla quale ci eravamo informati. L’appalto era triennale, ma evidentemente avevano sottovalutato la distanza. Che ha inciso – continua il sindaco –. Non avendo provveduto ad avere punti di riferimento in loco, infatti, l’impresa non ha potuto rimediare nell’immediato all’accaduto se non chiedendo una riprogrammazione della tumulazione. Comprendiamo perfettamente ciò che ha provato la figlia. Purtroppo non abbiamo potuto intervenire neppure come Comune, perché a differenza del passato non abbiamo sufficienti cantonieri che ce lo consentano: ce n’è uno solo. Viste le restrizioni sui dipendenti, l’esternalizzazione dei servizi è inevitabile ed è anche caldeggiata dal Governo centrale, ma ha come conseguenza una perdita di controllo sul servizio stesso».

Locci conclude spiegando che ora l’amministrazione cercherà un’altra impresa a cui affidare l’incarico. Nella breve ‘finestra’ temporale che verrà a crearsi la cooperativa bresciana garantirà comunque le operazioni cimiteriali: «Ci è stata assicurata massima professionalità. Da parte nostra garantiamo che intensificheremo ulteriormente i controlli. Per il Comune – dice amareggiata – la vicenda è stata un grosso danno d’immagine».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400