L'ANALISI
LE SFIDE DEL TERRITORIO
16 Ottobre 2025 - 10:40
CREMONA - Dalle associazioni di categoria di agricoltura, artigianato e commercio arriva la piena adesione alle Assise dell’economia provinciale, convocate per lunedì pomeriggio a Ca’ de Somenzi. Opinione condivisa è che possano rappresentare l’occasione per mettere a terra il lavoro fatto in questi due anni, partendo dal Masterplan 3C che ha tracciato la via per lo sviluppo dell’economia cremonese.
«Auspichiamo che i lavori convocati per lunedì traccino obiettivi ben precisi, con tempi di realizzazione che vengano calendarizzati nei mesi successivi» esordisce Pierpaolo Soffientini, presidente di Confartigianato Imprese Crema, il cui mandato scadrà nel 2027. «Invito tutti alla concretezza, in modo tale che si possa poi andare ad un confronto sui risultati ottenuti – prosegue –: solo così potremo essere in grado di garantire risposte ed esiti positivi per tutto il territorio. Il mondo che rappresento lavora con le mani e con la testa e dunque punta sulla concretezza».
Stefano Pasquini, vicepresidente della Libera artigiani di Crema sottolinea l’importanza delle infrastrutture: «Tecnicamente andremo al tavolo per chiudere il cerchio del Masterplan 3C. Dobbiamo puntare a migliorare i collegamenti viabilistici, che per le attività economiche sono fondamentali. In primis la tangenzialina, per prolungare la Gronda nord. Con il sottopasso veicolare ferroviario di via Gaeta-via Stazione la situazione è migliorata, ma non basta. Inoltre, come cremaschi guardiamo con grande interesse alla zona di sviluppo della cosmesi, con il polo degli Its nell’ex università. Il nostro compito in questi casi è quello di supportare le proposte della politica, ma bisogna concretizzare i progetti, ricordando anche quanto avevamo concordato con l’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi».
Sulla stessa linea, da Confartigianato Cremona, anche il punto di vista del presidente Stefano Trabucchi: «Le Assise saranno un momento decisivo per tutta la città di Cremona — spiega —. Porteremo la voce delle nostre centinaia di migliaia di imprese, che tengono viva l’economia. Ci aspettiamo un lavoro impegnativo, ma concreto, reso efficace dai tavoli di lavoro dell’Ats attualmente in essere. Secondo Confartigianato, il tavolo più importante sarà il primo dedicato al tema delle connessioni, non solo fisiche (che penalizzano il territorio) ma a che digitali. Dal punto di vista infrastrutturale, il territorio deve necessariamente crescere».
Marcello Parma, presidente di Cna Cremona parla di «momento cruciale di confronto e di bilancio operativo, in cui tutti i progetti avviati insieme a partner, istituzioni, associazioni e stakeholder trovano un punto di verifica e rilancio, nel solco tracciato dal Masterplan 3C». «I temi sul tavolo sono molti e strategici: il potenziamento della formazione, dagli Its e Ifts all’alternanza scuola-lavoro, è essenziale per favorire il ricambio generazionale e l’occupazione giovanile – prosegue Parma –: dobbiamo valorizzare il turismo e la cultura, asset fondamentali per il territorio, e al contempo affrontare la sfida demografica di una popolazione che è sempre più anziana. Su questo fronte ci stiamo già muovendo: per il turismo, ad esempio, abbiamo individuato un rappresentante del raggruppamento che è entrato nel consiglio territoriale, a testimonianza di un impegno operativo e condiviso. Serve poi un’azione forte sulle energie rinnovabili e sul nucleare pulito, così come su infrastrutture moderne — dal raddoppio delle linee ferroviarie e della Paullese alle Zis e Zls — che rendano Cremona più connessa e competitiva. Senza dimenticare le nostre eccellenze: musica, liuteria e arte organaria».
Per Andrea Badioni, da poche settimane riconfermato alla presidenza di Confcommercio provincia di Cremona, «le Assise dell’economia rappresentano un momento importante per fare il punto e, allo stesso tempo, per imprimere una spinta decisiva a un percorso che deve uscire definitivamente dalla fase della visione per entrare in quella dell’azione». Anche Badioni sottolinea l’importanza di «scegliere priorità, tempi e strumenti per realizzare concretamente il Masterplan 3C. Servono governance chiare, risorse ben indirizzate e un metodo di lavoro che coinvolga davvero imprese e territori, senza dispersioni. Confcommercio, con le oltre 1.500 imprese associate, rappresenta non solo il commercio ma l’intero terziario di mercato, ed è pronta a portare un contributo concreto».
Massima attenzione alle Assise e con esse all’attuazione degli obiettivi del Masterplan3C anche da parte del settore agricolo. «Ci attende un confronto di straordinaria importanza, perché permette di discutere insieme, con spirito costruttivo, le sfide del domani per lo sviluppo del territorio e individuare i temi cardine su cui progettare il futuro di Cremona e non solo – sottolinea Cesare Soldi, dal 2023 presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi –: è da questi momenti collettivi che nasce una visione condivisa, capace di orientare le scelte e di dare continuità al lavoro avviato con il Masterplan 3C».
Soldi prosegue indicando i temi centrali della giornata. «I cantieri di lavoro dedicati a viabilità e logistica, formazione e capitale umano, innovazione e ricerca, sostenibilità ambientale e welfare territoriale delineano con chiarezza le priorità su cui investire nei prossimi anni. Tutti temi che rivestono un ruolo centrale anche per la competitività delle imprese agricole; ogni tavolo contribuisce in modo essenziale a costruire una strategia di crescita equilibrata e duratura che interessa ogni settore e attore coinvolto».
Il focus sulla filiera sarà fondamentale. «Abbiamo un sistema produttivo, di trasformazione, universitario, agricolo e zootecnico costruito negli anni per fare rete e questo rappresenta una risorsa straordinaria per il territorio – conclude il presidente della Libera –: il momento delle Assise può e deve essere uno stimolo perché il confronto possa includere sempre più la filiera agroalimentare, valorizzandone la coesione e la capacità di promuovere le nostre eccellenze. È fondamentale che la filiera venga esaltata anche in occasione delle Fiere Zootecniche Internazionali, come simbolo della forza e della qualità del nostro sistema locale. L’obiettivo è costruire un modello integrato, in cui tutti gli attori, istituzioni, imprese, ricerca e associazioni, siano direzionati verso un percorso comune, capace di generare risultati più ampi e duraturi. Le Assise servono proprio a questo: unire competenze e responsabilità per far avanzare il territorio nel suo insieme».
Da Confimi Industia, la presidente Sonia Cantarelli esprime le sue valutazioni sull’imminente appuntamento: «Le Assise hanno il merito di ragionare su temi strategici che riguardano il territorio tenendo conto della dimensione economica e di quella del benessere sociale. Il mantenimento della formula dei tavoli tematici rinnova la volontà di fare di questa iniziativa una vera occasione di lavoro. Un primo importante risultato è stato sicuramente la costituzione della Dmo per lo sviluppo del brand del nostro territorio in chiave turistica. Importantissime anche le sinergie sul tema della formazione con Università e Its».
Il punto di vista del comparto costruzioni è offerto dal presidente di Ance Giovanni Musoni: «Sul nostro territorio qualsiasi iniziativa che unisce le forze economiche nell’ottica dello sviluppo è positiva. La provincia è carente, in particolare, sul fronte sul fronte delle infrastrutture: siamo rimasti ilo comparto più dimenticato della Lombardia, e riuscire a mettere d’accordo le esigenze di più associazioni è un’ambizione non da poco. Fondamentale per noi è stabilire collegamenti più solidi con le città limitrofe: sì il sud Lombardia, ma Milano resta estremamente interessante, anche se mancano collegamenti infrastrutturali. Su questo cercheremo di fare il punto».
Andrea Tolomini, direttore di Confcooperative, parteciperà «con atteggiamento propositivo. Saremo attivi in diversi tavoli: all’interno di questi forum c’è un lavoro che si sta portando avanti in vari cantieri, ed è importante che almeno una volta all’anno ci sia una condivisione delle traiettorie. Il territorio ha bisogno di condividere opzioni, scelte, strategie».
Per Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti, l’obiettivo è quello di realizzare una rete condivisa: «Ci concentreremo sull’agroalimentare nell’ottica di stimolare alleanze con le istituzioni— anticipa — in particolare con i rappresentanti politici. L’idea è quella di intessere rapporti tra anelli diversi della filiera, ma anche con il mondo della ricerca».
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