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LA SENTENZA CIVILE

‘Riccio come un nazista’. Il giudice: «Ripugnante»

Lettera diffamatoria pubblicata su un on-line. L’anestesista risarcito

Francesca Morandi

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15 Ottobre 2025 - 20:48

‘Riccio come un nazista’. Il giudice: «Ripugnante»

Il dottor Mario Riccio e l'avvocato Paolo Antonini

CASALMAGGIORE - «È ripugnante» associare «a un nazista» Mario Riccio, il medico anestesista che aiutò Piergiorgio Welby a morire, ha gestito i primi suicidi assistiti in Italia, consigliere dell’Associazione Luca Coscioni.

‘Ripugnante’: l’aggettivo è duro. È contenuto nella motivazione della sentenza del giudice civile di condanna a 8mila euro di risarcimento per l’ex direttore di un giornale on-line sul quale, il 29 gennaio del 2019, fu pubblicata contro Riccio la «lettera diffamatoria» a firma di Mario Poli e Gianfranco Salvatore, all’epoca assessori, il primo al Bilancio, il secondo alle Politiche sociali.

Una lettera già costata ai due ex politici — nel processo penale — una condanna per diffamazione a 1.000 euro di multa ciascuno con i benefici di legge, confermata dalla Corte d’appello di Brescia. E un risarcimento di 10mila euro (una provvisionale) in solido, già fissato nel primo processo, a Cremona.

Nel procedimento civile (si è chiuso due giorni fa, Riccio era in aula con l’avvocato Paolo Antonini) si sono riaccesi i riflettori su quella lettera inviata all’indomani di una notizia battuta dall’Ansa e ripresa da molte testate: l’appello lanciato da Riccio — all’epoca primario all’Oglio Po — ai medici in tema di testamento biologico, sulla prospettata modifica delle disposizioni anticipate di trattamento (le Dat) da depositare non già nel Comune di residenza, ma in quello di nascita, rendendo più difficoltosa la procedura per il disponente.

La lettera: «Abbiamo letto con viva preoccupazione la dichiarazione di ‘obbedienza civile’ del dottor Mario Riccio... Abbiamo trovato non causale e sinistro il fatto che sia stata rilasciata nell’immediata ricorrenza del Giorno della Memoria. Come non associare questa dichiarazione con il tristemente famoso programma T4? L’Aktion T4 è il nome convenzionale con cui si designa il programma nazista di eutanasia che, sotto responsabilità medica, prevedeva in Germania la soppressione di persone affette da malattie genetiche inguaribili e da portatori di handicap...».

Osserva il giudice: «La lettera inviata è di carattere denigratorio. L’associazione è inconferente, ripugnante e diretta esclusivamente a suscitare nei lettori profonda disistima nei confronti di colui che è assimilato a un nazista».

«Denigratorio» anche il passaggio della lettera sulla «probabile impunità del dottor Riccio connessa all’esistenza di un rapporto privilegiato con la magistratura».

Annota il giudice: «L’allusa sussistenza dell’impunità connessa al rapporto di privilegio con la magistratura è priva di qualsivoglia riscontro, è basata su congetture di natura propagandistica ed è diretta ad incrementare nei lettori il disprezzo generato mediante l’associazione al programma eugenetico nazista. Infatti, l’idea che una condotta assimilabile a quella attuata dai nazisti rimanga impunita genera nel lettore una sensazione di rabbia e disgusto che incrementa la disistima nei confronti dell’autore del comportamento».

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