L'ANALISI
14 Ottobre 2025 - 20:58
PIZZIGHETTONE - Quello di via Cremona a Roggione era sicuramente uno dei viali alberati più caratteristici della provincia, ma dopo i crolli dei mesi scorsi che in un caso avevano anche causato danni pesanti a vetture in sosta, il parere di cittadini e politica è stato pressoché unanime: le piante ad alto fusto rappresentavano un pericolo per automobilisti, ciclisti e pedoni. Lo ha confermato anche lo studio che il Comune ha affidato alla Equa di Parma e così, ieri e oggi, sono state avviate le operazioni di abbattimento.
L’intervento è stato affidato alla ditta Fratelli Contardi di Annicco, che è intervenuta su 18 pioppi cipressini giudicati in gravi condizioni di instabilità e quindi pericolosi per la sicurezza pubblica. In caso di maltempo e vento, infatti, potevano crollare sulla carreggiata come già avvenuto. Dopo i lavori sul viale, che hanno comportato qualche disagio per la viabilità attirando gli occhi di molti curiosi, i professionisti si sposteranno nel Parco delle Rimembranze: lì giovedì è previsto l’abbattimento di altre 9 piante a rischio tra robinie, tigli, olmi, pioppi e aceri. Anche nel giardino pubblico, tra l’altro, si erano verificati crolli. In consiglio comunale il sindaco Luca Moggi aveva parlato di una decisione dolorosa ma necessaria, caldeggiata anche dai consiglieri di minoranza del gruppo ‘Con la gente’ che sul tema avevano presentato una interrogazione.
Non è ancora stata definita la tipologia delle nuove essenze da mettere a dimora in sostituzione dei pioppi: si tratta di capire quali specie possano offrire maggiori garanzie in termini di resistenza al vento e valorizzazione paesaggistica. Anche se sulla delibera approvata nelle scorse settimane, nel rispetto del vincolo del 1965 della Soprintendenza, era stato scritto che saranno piantati 9 esemplari di Tilia cordata Greenspire per il parco e 18 esemplari di Populus nigra italica, o pioppo italico, per via Cremona. Come già riferito, però, Moggi ha chiesto una deroga: «Il pioppo cipressino, con la sua chioma raccolta e slanciata, raggiunge altezze importanti spesso non controbilanciate da un apparato radicale che lo sostenga adeguatamente – ha detto in aula –. Infatti anche di recente ci sono stati dei danni creati dal maltempo. Formulerò una nota per chiedere di rimuovere quella norma del 1965 che impone di ripiantumare proprio i pioppi, che oggi rappresentano un pericolo non trascurabile. Mi sta bene di mantenere un viale alberato, ma senza compromettere la sicurezza di cittadini e passanti».
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