L'ANALISI
14 Ottobre 2025 - 05:20
SAN GIOVANNI IN CROCE - A due anni e mezzo dalla chiusura e con una procedura di fallimento in corso, sono iniziati ad arrivare i primi soldi per gli ex lavoratori del supermercato A&O, chiuso dall’aprile 2023. Ad annunciarlo il sindacalista Omar Bresciani della Fisascat Cisl Asse del Po. «Hanno iniziato ad arrivare i primi soldi delle domande fatte al fondo di garanzia dell’Inps, per ora praticamente solo i Tfr, hanno ancora parti delle buste paga, dei mesi precedenti all’interruzione del rapporto di lavoro, che rimangono nel fallimento e saranno liquidati una volta venduto lo stabile — spiega —. La mia preoccupazione principale era iniziare dopo due anni e mezzo a recuperare qualcosa per i dipendenti, è vero che si sono praticamente tutti rioccupati ma in certi casi i trattamenti di fine rapporto ammontano a decine di migliaia di euro che in un periodo come questo danno un po’ di respiro. Fatto questo, adesso non resta che aspettare, immagino non poco, che venga venduto il tutto ed il fallimento liquidi quello che è rimasto», conclude.
Nel frattempo è stata pubblicata la seconda asta di vendita del supermercato, dopo che la prima con il prezzo di partenza a 750mila euro era andata deserta alla fine di settembre. Il nuovo prezzo di partenza è stato fissato a 675mila euro, quindi con un ribasso del 10% e con un rilancio minimo di 13mila e 500 euro. Il termine per le offerte è stato fissato a mercoledì 21 gennaio a mezzogiorno, quindi tra poco più di tre mesi.
La perizia a disposizione di eventuali acquirenti e richiesta dal tribunale, ricorda che l’intero complesso è composto da sei unità: «tre unità censite al catasto fabbricati e tre unità censite al catasto terreni. L’unità principale è adibita a supermercato e si sviluppa su un unico piano fuori terra. È costituita dall’ingresso, dall’area vendita, area distribuzione merci, ufficio, deposito attrezzature, servizi igienici per i dipendenti e per i clienti, oltre che a locali tecnici, un cortile interno e delle aree a verde. Per quanto concerne invece le tre unità censite al catasto terreni, pur essendo classificate come seminativi irrigui, sono destinate a parcheggio ad uso pubblico, a servizio dell’attività commerciale. La superficie complessiva è di 1.991 metri quadrati di cui 1.730 relativi al supermercato». Secondo la stima del perito il valore è di 836mila e 514 euro, con un valore di 420 euro al metro quadrato.
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