L'ANALISI
13 Ottobre 2025 - 17:15
CASALMAGGIORE - Torna a risplendere la chiesetta di San Rocco, gioiello artistico e culturale della città. Si possono definire conclusi i lavori nella parte esterna dell’edificio religioso che si trova ai piedi dell’argine maestro e che negli anni aveva subito incuria e abbandono.
«Possiamo con orgoglio annunciare che i lavori della parte esterna sono terminati – afferma l’architetto Gabriele Pezzini - .Tutti ricordiamo lo stato di incuria anche della parte antistante dove c’era un prato e l’erba cresceva senza controllo, inoltre c’era un salto verso est sempre sul piazzale che rendeva il tutto disomogeneo. I piccoli parapetti servono anche per delimitare l’edificio sacro dalla strada ed impedire alla gente che venga usato come parcheggio. Sono stati fatti anche altri lavori sulla facciata come la rete anti piccioni, i marciapiedi e tutto quanto era previsto nel progetto. Il prossimo passo da concludere sarà la parte interna che al momento vedere ancora le impalcature che inizieranno ad essere smontate alla fine del mese».
Anche il parroco don Claudio Rubagotti vede con favore l’avvicinarsi della fine dei lavori. «Il recupero non è fine a se stesso ma è anche un modo per far vivere nel presente qualcosa che era stato realizzato nel passato e che si è rischiato di perdere per sempre. Dialogare con il presente, non per musealizzare il passato ma per dare un legame con il tempo attuale e con le persone che lo vivono. Un grazie come sempre all’architetto Pezzini, al professor Marco Orlandini, a don Gianluca Gaiardi incaricato diocesano per i beni e le attività culturali ecclesiastici, all’ex Soprintendente Gabriele Barucca e alla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona».
La chiesa fu edificata a spese della popolazione dopo la pestilenza del 1497. Completata all’inizio del Cinquecento, ospitò in seguito la Confraternita del Santo Spirito. Il lavoro di riqualificazione della chiesa, in rovina dall’esondazione del Po del 1951, risale al lontano 2008 con i primi puntellamenti, poi fermati per mancanza di fondi. Quindi dieci anni di silenzio, rotto soltanto grazie all’opera di divulgazione del professor Orlandi e agli appelli da parte degli studenti dell’Istituto Romani con numerose iniziative.
Solo nel 2019, grazie all’azione diretta di Barucca, furono stanziati 100mila euro alla parrocchia di Casalmaggiore per la messa in sicurezza dell’edificio, compromesso dopo il terremoto del 2012. Nel dicembre 2021, al termine del primo intervento urgente da 56mila e 620 euro, gestito direttamente dalla Soprintendenza, con un nuovo contributo condizionato al 50% di 76mila e 412 euro dal bando di Fondazione Cariplo, è continuata l’imponente opera di restauro. Nel 2022 l’ulteriore finanziamento di 200mila euro, grazie al bando del Pnrr gestito dall’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Cremona, che ha sempre operato in accordo con la Sovrintendenza.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris