L'ANALISI
LA NOSTRA SALUTE
13 Ottobre 2025 - 11:03
CREMONA - A breve, anche in Italia, in caso di gravi reazioni allergiche, un semplice spray nasale si affiancherà all’iniezione intramuscolare con cui di solito viene somministrato il farmaco salvavita, diventando un’alternativa preziosa per chi teme l’ago. Approvato ad agosto 2024 dalla Food and Drug Administration (FDA) e dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), e già in commercio in Germania, lo spray è ora nelle ultime fasi di valutazione da parte dell’AIFA e si prevede il suo arrivo in Italia entro il 2026.
Si tratta di una svolta importante nella gestione dello shock allergico, la forma più grave di reazione allergica, che se non trattata prontamente può essere fatale. “Le allergie sono il disturbo cronico più diffuso in Europa, con circa 150 milioni di persone colpite. Tra queste, circa il 20% vive nella paura di uno shock improvviso o di una reazione incontrollata”, spiega Vincenzo Patella, Presidente della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC).
Le gravi reazioni allergiche si manifestano all’improvviso e possono diventare emergenze mediche. In Italia si stimano circa 10.000 casi ogni anno, con 60/70 vittime. Sono spesso scatenate da alimenti, punture di insetti o farmaci e provocano difficoltà respiratorie, calo della pressione sanguigna, gonfiori e vertigini.
Il trattamento standard è la somministrazione rapida del farmaco salvavita, essenziale per contrastare la caduta di pressione e la restrizione delle vie aeree.
Nonostante sia la prima scelta terapeutica, l’uso dell’autoiniettore presenta problemi: tra il 25% e il 60% dei pazienti rifiuta di iniettarsi il farmaco, o lo fa con ritardo, fino a 9 minuti, un tempo critico in caso di emergenza. Le principali difficoltà sono:
Paura dell’ago e ansia nel momento di panico
Insicurezza su come usare correttamente il dispositivo
Non acquisto o mancata sostituzione dell’autoiniettore scaduto
Lo spray nasale, piccolo e senza ago, è facile da usare e nasce proprio per superare queste barriere. “La somministrazione intranasale si è dimostrata efficace e sicura. La durata di conservazione è di 30 mesi, senza particolari condizioni ambientali, contro i 18 mesi dell’autoiniettore”, spiega Erminia Ridolo, responsabile Allergologia della SIAAIC.
Studi su bambini e adolescenti con allergie alimentari mostrano che, dopo l’uso dello spray, i sintomi di shock allergico migliorano già entro 5 minuti, con risoluzione completa in circa 16 minuti, tempi paragonabili all’iniezione tradizionale.
Al momento, lo spray è approvato solo per persone con peso superiore a 30 kg, escludendo bambini piccoli e neonati. Occorre attenzione in cardiopatici e anziani, poiché gli studi hanno riguardato prevalentemente adulti giovani e sani.
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