L'ANALISI
04 Ottobre 2025 - 11:58
Il tuo intestino alleato contro le allergie
CREMONA - Si può essere allergici fin da bambini, ma anche sviluppare reazioni in età avanzata, a 50 o 60 anni. Fino a oggi non era chiaro il motivo per cui alcune allergie si risolvono spontaneamente durante l’infanzia, mentre altre compaiono improvvisamente nel corso della vita.
Le evidenze più recenti indicano che la predisposizione genetica incide solo parzialmente: il fattore determinante è il microbiota intestinale, che si forma già dal concepimento e matura nei primi due anni di vita. Questo ecosistema guida il sistema immunitario, promuovendo una risposta protettiva se in sintonia con l’ospite, oppure aumentando la suscettibilità a disturbi allergici se il rapporto non è equilibrato. “Fino a pochi anni fa pensavamo che il nostro destino allergico dipendesse esclusivamente dai geni. In realtà, il microbiota intestinale decide se e quando si manifestano condizioni come asma, dermatite atopica o allergie alimentari, anche in età adulta o anziana”, spiega Vincenzo Patella, Presidente SIAAIC e Direttore UOC Medicina Interna dell’Azienda Sanitaria di Salerno.
“Il microbiota è come un direttore d’orchestra: se è in equilibrio, tutto funziona armoniosamente; se disturbato da fattori esterni come parto cesareo, uso eccessivo di antibiotici, alimentazione inadeguata, inquinamento o stress, aumenta il rischio di sviluppare allergie”, aggiunge Alessio Fasano, pediatra e gastroenterologo del Massachusetts General Hospital e Professore alla Harvard Medical School.
Nei primi 1000 giorni di vita, la composizione del microbiota determina la capacità di sviluppare tolleranza immunitaria. Studi pubblicati su Annals of Allergy, Asthma & Immunology e Gut Microbes evidenziano come la presenza di specie come Bifidobacterium e alcuni ceppi di Clostridia sia fondamentale per prevenire allergie alimentari e malattie atopiche. Al contrario, un microbioma povero di diversità e ricco di Enterobacteriaceae favorisce infiammazione e perdita di tolleranza.
Focus del Congresso SIAAIC 2025
Il microbiota è al centro della relazione di Fasano che inaugura il Congresso Nazionale SIAAIC, in collaborazione con la World Allergy Organization, in corso a Milano. Esperti mondiali discuteranno di disturbi respiratori, alimentari, cutanei, da farmaci e da veleno di imenotteri, con attenzione alle forme gravi come anafilassi e asma severa. Tra i temi anche cambiamenti climatici e inquinamento, sempre più legati alla diffusione dei disturbi allergici.
Le reazioni allergiche non hanno età
Negli ultimi decenni, i disturbi allergici sono cresciuti fino a configurarsi come un fenomeno globale. Oggi oltre un terzo della popolazione mondiale soffre di forme allergiche, con aumento significativo tra i bambini. In Italia:
Asma nei bambini: 10%
Allergie alimentari nei più piccoli: 6-8%
Allergie cutanee: 10%
Asma negli adulti: 5%
Allergie alimentari negli adulti: 3%
Allergie cutanee: 10%
Rinite allergica: 15-20%
Reazioni ai farmaci: circa 10%
Reazioni al veleno di imenotteri: circa 3%
“Le persone anziane sono esposte a un rischio maggiore, con possibili comparsa di disturbi anche in tarda età. La riduzione della diversità microbica e l’aumento di batteri proinfiammatori accentuano la predisposizione”, spiega Patella.
Strategie di prevenzione
Conoscere il ruolo del microbiota è fondamentale per affrontare la diffusione crescente di allergie. “L’obiettivo è sviluppare interventi basati su dieta, probiotici, prebiotici o strategie mirate nei primi mesi di vita, o addirittura prima della nascita, per favorire l’equilibrio microbico e sostenere la tolleranza immunitaria. In questo modo sarà possibile ridurre l’impatto dei disturbi allergici e migliorare la qualità della vita di milioni di persone”, conclude Patella.
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