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LA CERIMONIA

Piadena si prepara a onorare Ettore Favagrossa, internato militare italiano

Dopo la cerimonia a Padova, sabato il paese accoglierà le spoglie del bracciante agricolo e alpino, deportato nei lager nazisti nel 1943, con una celebrazione alla cappella di Santa Maria Assunta accompagnata dalla banda locale e dalla presenza di autorità e associazioni d’Arma

Pierluigi Cremona

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pierluigi.cremona@virgilio.it

09 Ottobre 2025 - 05:25

Piadena si prepara a onorare Ettore Favagrossa, internato militare italiano

In alto a sinistra Mirella Favagrossa con le spoglie e due momenti della cerimonia

PIADENA DRIZZONA - Ieri la cerimonia ufficiale con il funerale celebrato a Padova al Tempio dell’internato ignoto e sabato la cerimonia a Piadena. Il paese si appresta ad accogliere le spoglie di Ettore Favagrossa, nato a Drizzona il 23 novembre 1911, di professione bracciante agricolo, morto il 27 dicembre 1943 mentre era prigioniero nel lager nazista Stalag 344 di Lamsdorf, in Polonia. La solenne cerimonia di riconsegna delle spoglie ha visto la presenza di Mirella Favagrossa, nipote di Ettore, affiancata da altri familiari, dai sindaci di Piadena Federica Ferrari e di Bozzolo Giuseppe Torchio, insieme a rappresentanti dell’Arma e dell’Associazione Nazionale Carabinieri e del gruppo Alpini di Casalmaggiore.

favagrossa

Favagrossa, alpino effettivo al 6° Reggimento Artiglieria da Montagna, divenne un IMI, acronimo di Internati Militari Italiani, la definizione attribuita dalle autorità tedesche ai soldati italiani rastrellati, catturati e deportati nei territori controllati dai nazisti nei giorni immediatamente successivi all’armistizio dell’8 settembre 1943. Fu catturato a Fiume (Croazia), il 16 settembre 1943. A lui, come ad altre migliaia di soldati italiani, non fu riconosciuto lo status di prigioniero di guerra, negandogli i benefici previsti dalla Convenzione di Ginevra di cui godevano, invece, i prigionieri alleati rinchiusi nello stesso campo.

A Piadena la cerimonia pubblica di accoglienza e la celebrazione delle esequie avranno luogo presso la cappella adiacente alla chiesa di Santa Maria Assunta, in piazza Garibaldi, si terrà sabato alle 11. Saranno presenti i sindaci Ferrari, Torchio e Carlo Alberto Malatesta (Marcaria), una rappresentanza della locale Stazione dell’Arma dei carabinieri, varie associazioni d’Arma e Combattentistiche, una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, le associazioni di volontariato. Le fasi della cerimonia saranno accompagnate da brani eseguiti dalla banda Santa Cecilia di Bozzolo.

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