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CINGIA DE' BOTTI

Germani a nuovo con 40 milioni di euro

Fondazione: i lavori di ammodernamento e di riqualificazione in fase avanzata

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

06 Ottobre 2025 - 05:10

Germani a nuovo con 40 milioni di euro

Nel riquadro, il direttore generale Ivan Scaratti e il presidente Enrico Marsella

CINGIA DE' BOTTI - Proseguono nel rispetto del cronoprogramma i lavori di ammodernamento della Fondazione Germani. L’efficientamento energetico e miglioramento sismico Superbonus 110% ha interessato l’intera struttura ed è in dirittura d’arrivo. In particolare, la palazzina degli spogliatoi è terminata e nelle palazzine Rsa Sant’Omobono, Salus e Madre Fiordalisa/Carelli stanno terminando le finiture interne. Nelle palazzine che ospitano gli uffici, Santa Chiara e Monsignor Geremia Bonomelli (Rsd e Cure intermedie/Riabilitazione) entro fine ottobre termineranno gli impianti e le finiture interne. Gli interventi sulle palazzine dei servizi (cucina e lavanderia) termineranno entro fine novembre.


Gli interventi sono stati molto importanti e significativi, con un quadro economico di circa 40 milioni di euro, quasi tutti coperti da contributo statale bonus 110 e con un contributo di Fondazione di circa un milione di euro. L’efficientamento energetico migliorerà significativamente il comfort abitativo ottimizzando l’isolamento termico e acustico, aumentando così il livello di sicurezza di tutti coloro che frequentano e vivono la struttura.

«I lavori – dichiara il presidente Enrico Marsella — vanno ad efficientare e mettere ancor più in sicurezza la struttura dal punto di vista antisismico per una assistenza di qualità e sicura. Un grande intervento di riqualificazione che ci rende orgogliosi e ci permette di restituire alla comunità ed al territorio una struttura molto più sicura, efficiente, bella e che segna una volta storica di rinnovamento per Fondazione». Sono stati rifatti anche tutti gli impianti di riscaldamento e raffrescamento.

«Ciò permetterà di passare all’elettrico, di rendere più efficiente il clima interno e di personalizzare gli ambienti e le stanze in modo che ogni stanza possa essere regolata a temperatura ideale per il residente o paziente. Infine anche il nuovo impianto fotovoltaico è già stato posizionato sui tetti delle palazzine Monsignor Geremia Bonomelli e Salus ed entrerà in funzione non appena conclusi le pratiche burocratiche».


L’impianto va ad aggiungersi ai due impianti già esistenti, rispettivamente di 200 e 160 kW, e permetterà, insieme al minor consumo generato dagli interventi sulla struttura, di rendere ancor più autonoma energeticamente Fondazione. «Lavoriamo molto sul contenuto – aggiunge il direttore generale, Ivan Scaratti – quindi sulla qualità di vita, cura ed assistenza, grazie alla professionalità ed umanità dei nostri operatori, ma c’è bisogno anche di migliorare il contenitore: questi lavori ci restituiranno luoghi più sicuri, una struttura più sostenibile ed efficiente a livello energetico, più belli e personalizzati per i residenti e pazienti. Un grazie particolare residenti, operatori e familiari per la pazienza e la condivisione di un percorso importante e significativo».

L’intervento, anche se di grande impatto, è stato impostato per garantire il mantenimento della normale attività dell’ente, senza rilevanti interferenze che avrebbero potuto influire sulla routine dei residenti, dei dipendenti e dei visitatori. Infatti i lavori si sono svolti quasi totalmente all’esterno, compreso l’installazione dei nuovi serramenti, mentre le stanze e le zone dei nuclei saranno oggetto di intervento e di interferenza solamente nelle fasi di rimozione dei vecchi serramenti, sostituzione vecchi impianti ed installazione ed allaccio nuovi impianti. Per l’occasione il consiglio di amministrazione ha deliberato ulteriori interventi di ammodernamento della struttura, non coperti da finanziamento 110 ma con fondi propri: rifacimento e sistemazione pavimento dei nuclei Fiordaliso/ Carelli e nuovo ingresso della struttura.


«I lavori da un anno e mezzo sono seguiti giorno dopo giorno – conclude Stefania Bergogni, vice direttrice generale —. Il tema della sicurezza è stato prioritario fin dall’inizio perché nelle nostre strutture risiedono persone fragili e lavorano tanti operatori. Le ditte stanno garantendo massima sicurezza ed la minima interferenza possibile. Frutto della grande ed attenta sinergia tra i nostri diversi tecnici incaricati ed il generale contractor, i loro tecnici e le loro ditte e maestranze».
L’intervento, appaltato alla ditta Idroclima di Quinzanini Roberto Srl (General Contractor), è iniziato nel maggio 2024 e terminerà, come previsto, entro fine anno.

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