L'ANALISI
03 Ottobre 2025 - 12:27
CREMONA - Per i soccorritori non c’è stato nulla da fare: un container caduto dal camion non ha lasciato scampo a un autista di 61 anni, morto schiacciato mentre era al lavoro alla Katoen Natie Italia, al Porto canale di Cremona. L’allarme è scattato alle 11.20 e in via della Conca sono arrivati i carabinieri della Sezione Radiomobile di Cremona, i Vigili del fuoco, gli operatori sanitari della Croce rossa di Codogno, con un’ambulanza e un’automedica, e i funzionari dell’Ats Val Padana. Purtroppo, però, non hanno potuto far altro che ricostruire l’accaduto: l’uomo, Stefano Ferraris, camionista nato ad Asti e dipendente del Gruppo Spinelli di Genova, era già deceduto.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la tragedia sarebbe avvenuta durante le operazioni di carico del camion ai magazzini Katoen. Un primo container era già stato caricato sul rimorchio e il ‘mulettista’ aveva sollevato il secondo e lo stava portando verso il camion. Durante la movimentazione, però, il secondo container avrebbe toccato il primo, già appoggiato sul pianale, ma probabilmente non ancora ben agganciato. Il grosso contenitore è quindi caduto, investendo il conducente, che non era in cabina, ma era sceso per controllare le operazioni.
Le attività di indagine sono in corso a cura dell’Ats Val Padana, che verificherà eventuali ipotesi di reato ed eventualmente le trasmetterà alla magistratura. L’area dell’incidente per ora è sotto sequestro.
Dipendente del Gruppo Spinelli, Ferraris era nato ad Asti, ma viveva a Rivalta Bormida, alle porte di Acqui Terme. Era separato, con un figlio già adulto. Era un grande appassionato di musica e un amante degli animali, in particolare dei gatti. Ferraris viveva in una piccola fattoria, dove, insieme alla compagna Simona, allevava anatre e galline. In paese si vedeva poco a causa del suo lavoro, ma — raccontano gli amici — non mancava mai ai concerti dal vivo organizzati al Roxy Bar.
«Per noi — spiegano dal Gruppo Spinelli — è un fulmine a ciel sereno. Siamo addolorati e molto scossi. Siamo vicini ai suoi famigliari e aspettiamo che le indagini facciano il loro corso».
«A nome della Cisl Asse del Po — sottolinea il segretario Ivan Zaffanelli — esprimo la nostra vicinanza e cordoglio ai familiari del lavoratore. Il Porto canale è un’attività strategica che però evidenzia anche le criticità della sicurezza nella logistica. Occorre mettere in campo un tavolo territoriale dove si possa ragionare sulla prevenzione e identificare le azioni da mettere in campo per prevenire gli incidenti mortali, che nel 2025 sono già quintuplicati a Cremona rispetto ai due registrati l’anno scorso. Il tema va affrontato urgentemente».
E proprio sul tema della sicurezza verteva la lettera inviata nei giorni alla Katonen dal neo segretario della Filt-Cgil, Giacomo Morabito: «Dal primo di ottobre i cento lavoratori che prima operavano con la cooperativa Dharma sono stati internalizzati e sono diventi dipendenti Katoen. Come Filt abbiamo scritto una lettera all’azienda per chiedere un incontro proprio per capire quali sono le formule di sicurezza adottate per i dipendenti. Aspettiamo la risposta per la prossima settimana».
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