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CREMONA

Sassate contro il treno: condannato a 2 anni e 2 mesi

Nel 2023, trovato senza biglietto insieme ad altri, scatenò il caos su un regionale: riconosciuto colpevole dei reati di resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale

Francesco Gottardi

Email:

fgottardi@cremonaonline.it

02 Ottobre 2025 - 17:30

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Un treno regionale in una foto d'archivio e il Tribunale di Cremona

CREMONA - Una condanna che supera le richieste della procura. Si è chiusa oggi con una sentenza più pesante del previsto l’udienza per il processo sull’assalto al treno regionale Cremona-Treviglio, il violento episodio di resistenza a pubblico ufficiale avvenuto il 17 luglio 2023.

Il giudice ha condannato a 2 anni e 2 mesi di reclusione l’imputato maggiorenne riconoscendolo colpevole dei reati di resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale. Caduta l’accusa di danneggiamento del treno perché non è stata sporta querela. Una pena significativamente superiore alla richiesta del pubblico ministero, che in fase di requisitoria aveva chiesto una condanna a 1 anno e 4 mesi.

Il fatto risale a un normale controllo biglietti sul treno regionale Cremona-Treviglio. Attorno alle 14:40 alla polizia ferroviaria arriva la chiamata allarmata della capotreno: un gruppo di ragazzi, privi di titolo di viaggio, aveva iniziato a insultarla e, successivamente, ha aggredito gli agenti della Polfer intervenuti. La situazione, già tesa, è degenerata quando i poliziotti hanno tentato di far scendere i due più animosi. È scattata allora una colluttazione durante la quale l’imputato, ora condannato, avrebbe colpito un agente alla schiena.

L'avvocato Micol Parati

Nel frattempo, un altro giovane, all’epoca minorenne e quindi giudicato con un rito separato, è sceso dal convoglio e ha iniziato a lanciare sassi raccolti dalla massicciata contro i finestrini del treno e gli agenti, in un gesto di sfogo che ha ulteriormente inasprito la situazione. Nell’azione, una pietra ha anche graffiato il braccio della capotreno che cercava di mettersi in mezzo per placare gli animi.

Una colluttazione durata alcuni minuti nella quale un agente ha riportato «traumi contusivi multipli», rimanendo in malattia per cinque mesi. L’imputato, ammanettato, avrebbe continuato a insultare i poliziotti. L’aggressione ha avuto un impatto anche sul servizio ferroviario: il treno, infatti, è stato soppresso e dirottato sulla stazione di Cremona, con disagi per i passeggeri e l’interruzione momentanea del servizio.

Dopo le testimonianze raccolte nelle scorse udienze, tra cui quella della capotreno che ha descritto i momenti di paura e il tentativo di placare la rissa, oggi il tribunale ha quindi messo la parola fine, con una sentenza che segnale una tolleranza zero verso gli episodi di violenza che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini, degli agenti e i pubblici servizi.

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