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Un sogno che prende vita: la Cittadella degli Anziani apre le porte

Dopo cinque anni di progettazione e lavori, la struttura innovativa offrirà appartamenti e spazi di socializzazione per chi vive senza una rete familiare, combinando servizi di assistenza e opportunità di aggregazione in un contesto unico e futuristico

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

26 Settembre 2025 - 05:20

Un sogno che prende vita: la Cittadella degli Anziani apre le porte

CASTELLEONE - Sono passati esattamente cinque anni da quando, per la prima volta, si parlò della Cittadella degli Anziani, un sogno castelleonese. Lo rivendicava con orgoglio, raccontandolo al giornalista Matteo Berselli, Federico Marchesi che, oggi sindaco, era al tempo numero due della squadra Fiori. E adesso quel sogno diventa realtà: il taglio del nastro di una struttura che è allo stesso tempo futuristica, rivoluzionaria e unica nel suo genere è fissato per questa domenica, alle 11 e mezza del mattino. La fascia tricolore: «Ed è solo il primo passo. Il lotto che andremo a inaugurare è certamente un traguardo importante ma a breve potremo parlare di una conclusione del progetto, con gli appartamenti che sono già stati ultimati e richiedono solo alcune rifiniture. Siamo a un punto di svolta».

Un progetto concreto e simbolico
Sono pochi i progetti che possono definirsi allo stesso tempo estremamente concreti e simbolici. Uno di questi è il ‘Social Housing’ di Castelleone. La sua prima fase, vale a dire la conversione dell’ex asilo di Piazzale dei Divertimenti in sede della Late, cioé il ‘palazzetto-sede’ per le attività della terza età, è appena arrivato a compimento. Ma è solo la punta dell’iceberg. «Siamo riusciti, insieme alle Opere Pie, a raggiungere questo primo risultato, forti anche di un finanziamento di Fondazione Cariplo che si aggira intorno ai 300mila euro – spiega il sindaco Marchesi – ma adesso si arriva al momento cruciale, quello del secondo lotto che prevede l’apertura alla cittadinanza di sei appartamenti attrezzati per ospitare cittadini anziani che hanno perso la propria rete sociale, cioè sono ‘soli’, perché senza amici o parenti che li possano aiutare, e qui troveranno un nuovo network di conoscenze, oltre a specifici servizi di assistenza. Nel complesso il valore dell’operazione di riqualificazione e welfare, ormai andata importo, è di oltre un milione e trecentomila euro».

Una struttura unica nel suo genere
Difficile, a questo punto, non condividere l’entusiasmo dei castelleonesi in vista della prossima inaugurazione. Si è fatto qualcosa di, sì, visto prima. Però non così. La Cittadella degli Anziani non è una casa di riposo, non è un centro di aggregazione, non è una casa per le associazioni, non è un punto di ritrovo. E allo stesso tempo è tutto questo insieme e anche di più. Non era facile riuscire a realizzare un posto in cui gli anziani si sentissero a casa, con un posto adatto alle loro esigenze, ma senza trasformare una ‘zona protetta’ in un ‘ghetto’. Ci si è riusciti. Di tempo ne è servito e di discussioni, diatribe, intoppi, e chi più ne ha più ne metta ce ne sono stati. Ma caspita se ne è valsa la pena!


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