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EFFICIENZA ENERGETICA: LE SFIDE

Report sulle case green: Cremona è in affanno

In provincia solo il 14,5% degli edifici rientra nella somma delle classi A. Sondrio è al 33%

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

23 Settembre 2025 - 05:25

Report sulle case  green: Cremona è in affanno

CREMONA - Oltre il 45% degli edifici residenziali della provincia è di classe energetica molto bassa, ovvero sono ancora energivori (classi dalla E alla G). Questo nonostante gli investimenti degli ultimi anni pensati per migliorare l’efficienza energetica, favoriti dal Superbonus.

Lo conferma un’indagine prodotta da Saie, la fiera nazionale delle costruzioni che si terrà dal 23–25 ottobre a Bari. A sua volta, questo report si basa sui dati Siape, il sistema informativo sugli attestati di prestazione energetica (Ape).

Cremona e il suo territorio si trovano nella parte bassa della classifica delle province lombarde: terz’ultima piazza per gli edifici di classe A (i meno energivori) e terzo peggior risultato per quelli che consumano di più. Ai vertici, come efficienza energetica degli edifici residenziali, ci sono Sondrio e Brescia.

L’indagine fa riferimento in particolare alle ultime due classi energetiche, la F e la G, e alla prima, la A, per stilare una graduatoria. Il tutto nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione che puntano a ridurre i consumi degli edifici, abbattere le emissioni e migliorare la qualità della vita, gli obiettivi principali della Direttiva casa green dell’Unione europea.

Una sfida importante per l’Italia, che avrebbe già raggiunto una riduzione del 9,1% rispetto al target del 16% previsto per il 2030, risultato possibile soprattutto grazie agli interventi di efficientamento spinti dal Superbonus.

«Il nostro Paese ha avviato un percorso virtuoso – sottolineano gli esperti di Siae –: nel 2024 il 30% degli edifici residenziali lombardi per cui è stato richiesto l’attestato di prestazione energetica rientrava ancora nelle classi peggiori (F e G), mentre circa il 19% nelle classi A».

Purtroppo l’anno scorso la quota degli edifici nelle classi peggiori è cresciuta rispetto al 2023, dal 26% al 30%. Dal 2015, anno di attivazione del sistema Siape, i certificati richiesti sono stati più di 1.524.000, di cui oltre 237.000 solo nel 2024 (+0,85% rispetto al 2023). Sono diminuiti, invece, quelli appartenenti alla classe A (A4, A3, A2, A1), che rappresentano circa il 19%, contro il 26% del 2023. «Ciononostante, la Lombardia rimane uno dei territori più virtuosi dal punto di vista dell’efficienza energetica degli edifici, insieme alle province di Trento e Bolzano».

Province meno virtuose (quota Ape in classi F e G)

  • Pavia: 43,4%
  • Mantova: 42,2%
  • Lecco: 39,9%
  • Como: 39,8%
  • Cremona: 39,8%
  • Varese: 38,7%
  • Lodi: 35,2%
  • Bergamo: 29,8%
  • Brescia: 29,7%
  • Monza e Brianza: 26,2%
  • Sondrio: 26,3%
  • Milano: 25,4%

Province più virtuose (somma delle classi A)

  • Sondrio: 33,8%
  • Brescia: 27,5%
  • Bergamo: 22,9%
  • Como: 20,8%
  • Monza e Brianza: 20,6%
  • Milano: 18,0%
  • Varese: 17,6%
  • Lecco: 17,6%
  • Lodi: 15,8%
  • Cremona: 14,5%
  • Mantova: 13,9%
  • Pavia: 12,0%

«L’investimento nell’efficientamento energetico resta fondamentale per raggiungere gli obiettivi europei entro il 2030 – evidenzia Michele Ottomanelli, direttore tecnico di Saie –: il nostro Paese ha già fatto passi avanti significativi, ma c’è ancora molta strada per migliorare la qualità della vita. Saie Bari 2025 è un’opportunità unica per promuovere competenze tecniche e diffondere soluzioni innovative nel settore delle costruzioni».

Previsti 3 padiglioni in più rispetto al 2023, 80 associazioni partner e oltre 500 aziende espositrici, che presenteranno le più recenti novità per il mercato dell’edilizia e dell’impiantistica. Per tre giorni aree espositive tematiche, convegni e momenti formativi.

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