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NELL'OGLIO PO

Clima, lo studio che avverte: fino a 3 gradi in più e notti tropicali in aumento

Lo scenario delineato dagli esperti indica rischi concreti per agricoltura, acqua e popolazione anziana, con la necessità di strategie condivise per affrontare il futuro

Pierluigi Cremona

Email:

pierluigi.cremona@virgilio.it

20 Settembre 2025 - 18:50

Clima, lo studio che avverte: fino a 3 gradi in più e notti tropicali in aumento

appresen- tanti del Gal e relatori di Eurac Research al convegno in sala civica a Calvatone

CALVATONE - Temperature in crescita, eventi estremi e rischio idrogeologico. Per la prima volta il territorio dell’Oglio Po dispone di un’analisi scientifica accurata sui cambiamenti climatici che interesseranno i 31 comuni del Gal Oglio Po nei prossimi decenni. I risultati, presentati nella sala civica di Calvatone ad amministratori e associazioni agricole e di categoria, delineano scenari che richiedono strategie territoriali condivise.

Scenari a confronto

Dopo i saluti iniziali del presidente del Gal Domenico Maschi, la presentazione è entrata nel vivo con due ipotesi: uno scenario “moderato” con misure di mitigazione e uno che mantiene le tendenze attuali. I dati illustrati da Luca Cetara e Lorenzo Mucciarelli di Eurac Research evidenziano trasformazioni significative già nel breve periodo (2025-2040).

«Entro la metà del secolo ci sarà un innalzamento medio delle temperature da 1,2 a 2 gradi nello scenario più ottimistico, mentre negli scenari più drastici l’aumento sarà di almeno 1,5-1,8 gradi nel medio termine, fino a 2-3 gradi nel lungo periodo», ha spiegato Mucciarelli.

Rischi per ambiente e agricoltura

Particolarmente critico appare l’aumento delle notti tropicali, in cui le minime superano i 20°C: si passerà da 8-10 unità annue nel breve periodo fino a 18-23 nel medio termine nello scenario più severo. A ciò si somma l’incremento dei periodi di siccità, con conseguenze sulla disponibilità idrica e sul settore agricolo.

Le minacce individuate

L’analisi dei rischi ha identificato come priorità il pericolo idrogeologico, seguito dalla scarsità d’acqua e dallo stress idrico che colpiscono in modo particolare l’agricoltura intensiva. Al terzo posto si collocano le ondate di calore, con impatti diretti sulla popolazione anziana e sulla zootecnia, mentre al quarto posto emergono i danni alle infrastrutture causati da eventi estremi.

La strategia del territorio

La Strategia Clima dell’Oglio Po utilizza la ricerca di Eurac per sviluppare azioni di mitigazione e resilienza, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo. Come ha ricordato il direttore del Gal Giusy Botti, «Nel dialogo con i portatori d’interesse del territorio è emersa la volontà di lavorare insieme. Abbiamo superato le prime fasi del bando e ora stiamo definendo le azioni da intraprendere».

La strategia coinvolge otto partner e si concentrerà su agricoltura, risorsa acqua, verde e florovivaismo, e mobilità sostenibile.

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