Restyling in corso sul viadotto Trento-Trieste: svelati i punti più fragili

PIZZIGHETTONE - Proseguono a pieno ritmo i lavori di restauro sul ponte Trento-Trieste che collega la borgata di Gera al centro storico: balzano ora all’occhio le parti più deteriorate del viadotto. Dopo i primi interventi, infatti, sono venute alla luce scoperture dei ferri causate dagli agenti atmosferici e dagli anni trascorsi, così come dall’azione del fiume Adda che scorre al di sotto. Un degrado che non deve preoccupare, perché l’obiettivo dell’intervento è proprio scoprire gli ‘acciacchi’ per porvi rimedio. La struttura costruita nel 1977, infatti, pur non presentando gravi problemi strutturali, è stata oggetto di un progetto di risanamento presentato nell’ambito dei fondi PNRR. E grazie ai 735mila euro ottenuti e al progetto realizzato a suo tempo dalla società Centro Padane Srl di Cremona, sarà presto ancora più solido e sicuro.

Ad occuparsi del cantiere è la ditta Lavoritalia Srl di Caserta, che si sta ora concentrando proprio sulla pulizia dei ferri arrugginiti, dell’applicazione di malta cementizia rinforzata con fibre e infine di un trattamento impermeabilizzante per prevenire nuove infiltrazioni d’acqua. È prevista anche l’installazione di una ‘scossalina’ per impedire che la pioggia cada sui pilastri e ne comprometta la durabilità. Tipo e colore saranno stabiliti dalla Soprintendenza durante un prossimo sopralluogo, così da garantire il rispetto del contesto storico visto che il ponte sorge a pochi passi dalle mura e dalla Torre del Guado. I lavori stanno interessando anche alcuni pilastri superiori, più compromessi rispetto ad altri. Il restauro dovrebbe essere completato entro la fine dell’anno, compatibilmente con eventuali imprevisti. Va sottolineato che, proprio come richiesto dall’Amministrazione comunale, grazie ai ponteggi sospesi il cantiere non ha comportato particolari limitazioni per la circolazione stradale fatta eccezione per la temporanea chiusura della passerella ciclopedonale.

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