L'ANALISI
15 Settembre 2025 - 21:52
CREMONA - È andato a buon fine il tentativo di conciliazione tenutosi oggi in Prefettura, dopo che una parte delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ospedale erano entrati formalmente in stato di agitazione per le croniche carenze di personale, i turni di lavoro e la mancanza di turnover. Al tavolo della contrattazione le organizzazioni sindacali territoriali (Fp Cgil, Cisl Fp, Nursing Up, Nursind, ma non la Uil) da un lato e l’Asst Cremona, rappresentata dal direttore generale Ezio Belleri. L’incontro, presieduto dal prefetto Antonio Giannelli, ha definito un percorso di dialogo che la nota diffusa dalle parti definisce «costruttivo, con l’obiettivo comune di migliorare la qualità dei servizi sanitari e garantire la continuità delle prestazioni». Le criticità sollevate dai sindacati, essenzialmente relative alla carenza di personale, alle difficoltà nel turnover, alle modifiche degli orari di turnazione in alcuni servizi e alle potenziali esternalizzazioni, saranno oggetto di discussione in una serie di incontri che si svolgeranno nel prossimo trimestre.
Il prefetto Giannelli ha fissato un nuovo appuntamento per il 15 dicembre, per monitorare i progressi e consolidare il percorso avviato. «La riunione odierna rappresenta quindi un significativo passo verso la risoluzione delle criticità e un contributo concreto al miglioramento della qualità del sistema sanitario locale attraverso il dialogo e la collaborazione». A distanza di tre mesi le parti torneranno ad incontrarsi in Prefettura per «monitorare i progressi e consolidare il percorso avviato» nell’auspicata ipotesi che tale confronto possa sortire effetti positivi.
L’accordo in Prefettura segna una tregua dopo le tensioni degli ultimi giorni che avevano visto diviso il fronte sindacale. Mentre Fp Cgil (guidata da Luca Dall’Asta), Cisl Fp, Nursing Up e Nursind avevano proclamato lo stato di agitazione, la Uil-Fpl — come ha spiegato Angelo Bonvissuto, segretario generale territoriale — aveva scelto di non aderire, definendo la protesta «propaganda sterile» e affermando che ai lavoratori servono «risposte concrete» e «coerenza», non contraddizioni.
Le parti hanno ora avviato un percorso che nei prossimi tre mesi dovrà affrontare le complesse problematiche del sistema sanitario cremonese, dalla carenza di organici all’organizzazione del lavoro, con l’impegno di trovare soluzioni condivise che tutelino sia i lavoratori che la qualità del servizio pubblico.
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