L'ANALISI
16 Settembre 2025 - 05:10
PIZZIGHETTONE - La nomina dei nuovi consiglieri di Pizzighettone Fiere dell’Adda, partecipata al 100% dal Comune che organizza eventi e gestisce le mura di via Boneschi, pone fine a mesi di malumori che hanno dato filo da torcere al sindaco Luca Moggi. Alla fine ha deciso di confermare il presidente uscente, Carlo Pedrazzini, ma non Serena Cominetti e Gianpaolo Bertocchi, che si erano a loro volta candidati. Al loro posto entrano Daniele Fellegara, già dirigente nel settore ferroviario, e Daniela Castelli, impiegata amministrativa in una società di comunicazione.
Moggi motiva la sua scelta partendo da un «grazie a chi ha lavorato fino ad oggi per la causa, con un plauso ai consiglieri uscenti e a tutti i collaboratori che a vario titolo hanno prestato la propria attività per Pfa». Dopo la premessa, ammette di essere stato «sorpreso e amareggiato da alcune dinamiche interne che hanno portato a frizioni tra i consiglieri, seguite da atti formali che hanno in qualche modo certificato una differenza di interpretazione e di vedute, e da un ‘chiacchericcio’ diffuso, talvolta fomentato da interessi personali, dentro e fuori Pfa, che hanno visto prevalere, a mio avviso, logiche individuali o di parte rispetto allo spirito di squadra che sostanzialmente ha caratterizzato l’ultimo triennio».
Il sindaco dice di aver tentato di dialogare con tutti e in primis con gli stessi consiglieri «cercando di fare sintesi e di trovare una soluzione che potesse far rientrare le criticità e le differenze di vedute».
Moggi ammette che l’idea iniziale era quella di proporre un cda di continuità visto l’ottimo operato, ma è stato anche deciso di proporre un bando per raccogliere manifestazioni d’interesse. Sette le candidature arrivate, compresi i consiglieri uscenti.
Spiega le proroghe: «La scelta di non prendere decisioni immediate rappresenta una presa di posizione che ho cercato di chiarire pure durante gli ultimi incontri. Del resto mi assumo la responsabilità e la paternità delle nomine, ma non accetto strumentalizzazioni. Abbiamo preso atto degli ultimi eventi e a questo punto è stato doveroso, per l’amministrazione e per tutti i soggetti coinvolti, guardare avanti». Insomma, vista l’impossibilità di appianare le divergenze interne al cda, sono entrati due volti nuovi. Il sindaco conclude spiegando che i tre consiglieri sono stati scelti «sulla scorta di valutazioni globali che tenessero conto della continuità e nel contempo dell’equilibrio, ma anche della disponibilità, delle competenze e dell’interazione tra le stesse».
Presto all’interno del cda sarà scelto il presidente, anche se al di là dell’ufficialità l’ipotesi più probabile è che venga confermato Pedrazzini.
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