L'ANALISI
EMERGENZA ORGANICI
15 Settembre 2025 - 13:22
Il tribunale di Cremona
CREMONA - L’Associazione nazionale magistrati esprime sostegno e solidarietà ai lavoratori precari della giustizia assunti con il Pnrr, in occasione dello sciopero nazionale proclamato per domani. Davanti al Tribunale di Cremona ci sarà un presidio dalle 10 alle 12.
«La Giunta esecutiva dell’Anm di Brescia, unitamente ai presidenti e ai segretari delle sottosezioni di Cremona (Elena Bonduri e Alessio Dinoi) Bergamo e Mantova, manifesta il proprio sostegno e la propria solidarietà a tutti i lavoratori precari Pnrr del comparto giustizia (funzionari addetti all’Ufficio per il processo, funzionari tecnici di amministrazione e operatori data entry) nuovamente in sciopero per denunciare l’omesso avvio delle procedure di stabilizzazione a pochi mesi dalla scadenza, il 30 giugno, dei loro contratti».
«Tale personale, altamente qualificato, ha svolto un ruolo fondamentale per l’abbattimento dell’arretrato degli uffici giudicanti del nostro Distretto, consentendo di ottenere risultati rilevanti in termini di miglioramento dei tempi, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio giustizia, sia nel settore civile sia nel settore penale. L’Ufficio per il processo, in cui tali lavoratori sono stati inseriti, ha comportato l’introduzione di modelli organizzativi inediti, che hanno contribuito a rendere più moderno e partecipato l’apparato giudiziario. Sarebbe inaccettabile — tanto più nell’attuale situazione di carenza di risorse e di consistenti scoperture di organico — che il prezioso lavoro sin qui svolto e il know-how acquisito venissero dispersi, con potenziale grave pregiudizio per tutte le persone che fruiscono del servizio giustizia».
La situazione è «grave», come ha evidenziato nei giorni scorsi la Fp Cgil nell’annunciare lo sciopero nazionale. E a Cremona è «particolarmente grave», ha sottolineato Luca Dall’Asta, segretario generale di Fp‑Cgil. Lo è perché «il personale assunto con fondi Pnrr rappresenta 20 lavoratrici e lavoratori, pari a circa un terzo dell’organico complessivo. Senza di loro il sistema rischia il collasso. Già oggi il Tribunale di Cremona è segnato da una grave carenza strutturale: manca il dirigente dal 2020 e la scopertura del personale è attorno al 40%. In questo quadro, i precari hanno garantito il funzionamento degli uffici e la continuità di un servizio pubblico essenziale, acquisendo competenze ed esperienze che non possono andare perse. Il Governo, però, prevede la stabilizzazione solo per una parte del personale. Su 12.000 assunti a livello nazionale, 3.000 hanno garanzie certe, altri 3.000 attendono la legge di bilancio».
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