L'ANALISI
14 Settembre 2025 - 17:33
CASALMAGGIORE/VIADANA - È terminato con l’arrivo di imbarcazioni, nuotatori, biciclette e camminatori al Gruppo Canoe di Via al Ponte la quindicesima edizione della Discesa del Po. Soddisfatti gli organizzatori per l’ampio successo della proposta sportiva non agonistica e di turismo lento. Non soltanto per i numeri – quasi quattrocento partecipanti solo nella giornata di oggi –, ma soprattutto per la ricezione del messaggio ambientale e sociale di riscoperta e tutela del Grande Fiume.
«Abbiamo raggiunto i numeri massimi di gestione della manifestazione. Non saremmo stati infatti in condizione di gestire altre iscrizioni» ha spiegato Damiano Chiarini dell’associazione Persona-Ambiente, tra i promotori dell’iniziativa, in un sommario bilancio della due giorni. Il quale ha ribadito la dimensione qualitativa della manifestazione; una proposta che va oltre le semplici cifre d’impatto.
«Noi vogliamo che le persone prendano consapevolezza del fiume, del suo ambiente e del suo ritmo; che ‘vivano’ il fiume e resti qualcosa del viaggio di queste giornate. Capisco come i numeri suscitino un’eco importante, ma i partecipanti devono ‘sposare’ un po’ la filosofia del fiume. Ci piace l’idea di scendere in canoa mentre qualcuno parla e racconta qualcosa del Po o delle lanche; del nuotatore che si fa 15 chilometri di nuotata lenta e nota dettagli inediti. Cerchiamo proprio questo coinvolgimento tra persone che vivono il fiume, creare una dimensione comunitaria dello stare sull’acqua».
Così i ciclisti, partendo da Casalmaggiore, Dosolo e da Sacca, con i camminatori e le imbarcazioni dal Lido Po della città maggiorina, sono partiti alla volta di Viadana; ad attenderli il pranzo e l’intrattenimento musicale offerto dalla band Ciuma Dixie Swing.
C’è stato spazio anche per la biciclettata “controcorrente” organizzata dal Save the Bobby, con un itinerario da Viadana a Fossacaprara e ritorno, aggregandosi così al gruppo partito da Casalmaggiore. Anche la motonave “Padus” colma di curiosi e turisti ha accompagnato i partecipanti lungo il percorso fluviale. Tra questi anche un ragazzo di 13 anni nuotatore al suo primo bagno nel Po accompagnato da suo padre, e gli studenti del corso univeritario residenziale promosso da Federica Passera.
La seconda giornata si è poi conclusa con l’assegnazione del premio “Uomo/Donna del Po” a Elena Marsiglia e Matteo Cancellieri di Isola Serafini, residenti proprio sulla grande isola, da anni impegnati come volontari nella gestione e promozione educativa dell’impianto di Risalita della diga centrale e le sue vasche per garantire la migrazione dei pesci fluviali.
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