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LA STORIA

Discesa del Po in roller

L’iniziativa di Ongari, 58 anni, in occasione dell’appuntamento di domenica 14

Jacopo Orlo

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12 Settembre 2025 - 18:36

Discesa del Po in roller

A sinistra Luciano Ongari

CASALMAGGIORE - Tra i numerosi partecipanti alla Discesa del Po di questo fine settimana – già trecento preiscrizioni –, storie di vita e passione per lo sport e la natura si intrecciano in modi curiosi e originali. Infatti oltre a percorrere il Grande Fiume in canoa, a nuoto, in bicicletta o a piedi, c’è chi ha scelto coraggiosamente di muoversi… in roller. «Speriamo solo non ci sia il vento, perché l’anno scorso ce l’avevo contro per metà percorso da Casalmaggiore e non è stato proprio il massimo» ha detto Luciano Ongari, 58enne impiegato e fervido pattinatore su strada.

Domenica 14 Ongari partirà da Cremona e compirà tutti e 65 chilometri verso Viadana su pattini. «Ho fatto lo stesso percorso in bicicletta in perlustrazione per vedere se ci fossero tratti con ostacoli o impraticabili. La strada è idonea anche grazie alla riasfaltatura di tutto l’argine da Cremona a Casalmaggiore per la realizzazione della Ciclovia VenTo. E allora per me questa Discesa del Po è un modo di mettere insieme le cose: dimostrare il senso di questa strada anche per noi pattinatori e la sua potenzialità turistica del comprensorio, nel pieno spirito della manifestazione».

Ongari, ideatore del gruppo di pattinatori amatoriali ‘CasalmaRoller’, già in passato aveva organizzato un raduno in città di buon successo, ripetendo la proposta negli anni successivi, grazie alla voglia di muoversi su pattini nata anni fa.

«È una passione che coltivo dal 2007, quando ho scoperto un movimento che stava crescendo in varie regioni d’Italia chiamato ‘Pattinatori d’Italia’ – racconta il maggiorino –. La cosa che mi ha colpito allora, e continua ad esserla anche per chi vede qualcuno passare con gli skater, è la sensazione di libertà che si ha con questi mezzi. E poi si creano momenti di socializzazione e di conoscenza con altre persone di altre città; ci sono raduni programmati anno per anno per ritrovarsi da altre parti del Paese».

Anche l’anno scorso Ongari aveva già partecipato alla Discesa in pattini ma compiendo il viaggio a metà sulle rotelle. «Il sabato il percorso sul lato parmense del Po non consentiva i roller, c’erano tante strade bianche e asfalto rovinato. Così quando arrivai a San Daniele Po mi feci portare la bicicletta in macchina da mia moglie e finii così l’ultimo tratto – racconta –. La domenica invece partii da Casalmaggiore e arrivai a Viadana e, con il gruppo del Save the Bobby, tornai a Fossacaprara per un rinfresco organizzato da loro, tutto su pattini».

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