L'ANALISI
SONCINO. IL LUTTO
13 Settembre 2025 - 18:10
SONCINO - Questa mattina, nel borgo, Pieve gremita per l’ultimo commosso saluto a Rinaldo Pizzi, storico allevatore e punto di riferimento per la comunità soncinese. Si è spento improvvisamente, a 84 anni, lasciando la moglie Giusy e i figli Marco e Lara. L’abbraccio sincero della cittadina che si è stretta attorno alla famiglia e a tutti i parenti.
La vita perennemente divisa, come il suo cuore, tra le sue due ragion d’essere: la famiglia e il lavoro. Padre di una ‘prof’ che ha seguito le orme della madre e di un imprenditore che ha scelto il suo stesso percorso, nonno e marito ineguagliabile ma anche custode di un tesoro inestimabile, che era casa e professione allo stesso tempo. Pizzi, infatti, ha avuto l’onere e l’onore di essere la personificazione di un luogo di culto per i soncinesi, le Fontane Sante. La sua azienda agricola, dove per tutta la vita ha condotto con successo l’attività (soprattutto) di avicoltore, porta infatti lo stesso nome dell’oasi naturalistica e di fede che è patrimonio del Cremonese.
Gioviale e uomo di mondo, Pizzi è stato un soncinese ‘doc’ sotto tutti i punti di vista e nel modo più sano e genuino possibile. Anima del paese, aveva un eccezionale carisma, reso ancor più vivido dall’immancabile pipa alla Sherlock Holmes, suo cimelio e compagna d’avventure. Un’altra pagina strappata, ma non dimenticata, dagli annali del Gioiello sull’Oglio.
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