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GENIVOLTA. INVALIDITÀ

Per Andrea si apre una speranza

L’uomo è affetto da varie patologie. Piloni ha chiesto l’intervento di Ats

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

10 Settembre 2025 - 05:05

Per Andrea si apre una speranza

GENIVOLTA - L’appello di Andrea Bassetti diventa un caso regionale. Dopo l’appello del genivoltese, costretto a letto da una moltitudine di patologie complesse ma privo di un materasso che gli possa regalare sollievo, la politica scende in campo per fare chiarezza. Matteo Piloni, consigliere regionale in quota Dem, si è già attivato: «Ho letto dell’accaduto e ho parlato con l’Ats. Stanno facendo le opportune verifiche. Il caso di Bassetti, se non fosse limitato a un problema di aggiornamento dei prontuari ma fosse invece legato a difficoltà normative che arrivano dalla Regione, aprirebbe uno scenario che merita una discussione riguardo a un immediato cambio di paradigma. Non possiamo permetterci di opporre alcuna rigidità burocratica di fronte a situazioni di fragilità».

L’antefatto è tanto semplice da riassumere quanto complesso nelle varie sfumature, perché racconta una storia di grande umanità e mette in luce le tante falle di un sistema sanitario giudicato tra i migliori del mondo, ma certamente sempre meno ‘prossimo’. Andrea ha due figlie, una compagna che si prende cura di lui, e non può alzarsi e camminare per via della malattia. Attaccato a un respiratore, deve trascorrere la giornata a letto ma può, e anzi deve, concedersi qualche ora seduto. Qui il nodo gordiano: i materassi che gli ha fornito l’Asst di Crema, da decubito, non sono concepiti per la seduta e si disintegrano, immancabilmente, ogni sei mesi. Bassetti ha disperatamente chiesto per quattro volte, senza successo, di risolvere questo problema ma l’assenza di ausili alternativi e di una figura che si occupi del caso specifico (un ‘Disability Manager’) ha portato a una situazione di stallo oltremodo antipatica. Ad essere danneggiato non è soltanto lui ma tutti i contribuenti lombardi e cremonesi: ogni volta che gli viene fornito un materasso sbagliato, che non ha peraltro chiesto, si bruciano infatti 1.700 euro. E si riparte da capo.

Stavolta, però, quel grido disperato che chiede giustizia non per sé ma per un’intera categoria di ‘dimenticati’, pare non essere caduto nel dimenticatoio. Piloni, al Pirellone per il Pd, vuole far luce sui problemi che stanno a monte: «Bisogna innanzitutto chiarire se la soluzione del caso specifico stia nel muoversi ‘extra capitolato’ perché il problema sta nei prontuari non aggiornati, se è necessario aggiornarli o se, in un’ultima istanza, sia Regione Lombardia ad aver fornito delle regolamentazioni che legano in qualche modo le mani alla direzione sanitaria, con cui mi sono confrontato e che si è mostrata assolutamente disponibile ad approfondire la vicenda. Per ora mi esprimo in tono dubitativo perché prima, appunto, dobbiamo analizzare questi punti, ma se dovesse essere verificato che il problema è di natura normativa allora ci troveremo davanti a uno scenario che interessa tutti i pazienti lombardi e su cui, senza dubbio, si dovrebbe intervenire al più presto. Queste sono richieste che non possiamo e non dobbiamo mai ignorare

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