L'ANALISI
07 Settembre 2025 - 05:15
Il ponte sul Po a Casalmaggiore e, nel riquadro, Paolo Antonioni
CASALMAGGIORE - «Vogliamo solo ricordare che il 5 giugno 2019 le autorità presenti all’inaugurazione dei lavori di ristrutturazione che avevano consentito la riapertura del ponte avevano affermato che ‘entro breve tempo’ sarebbe stato predisposto il progetto di fattibilità tecnica ed economica del nuovo ponte, per il quale erano già disponibili le risorse economiche in capo alla Provincia di Parma. A chi chiedeva di quantificare il ‘breve tempo’ giungevano rassicurazioni secondo le quali il progetto si sarebbe ottenuto entro uno, massimo due anni. Quei due anni sono diventati sei». Si esprime così Paolo Antonini, presidente del Comitato “Treno Ponte Tangenziale” sulle recenti novità in merito al nuovo ponte sul fiume Po di Casalmaggiore.
«Siamo ben felici che il progetto di fattibilità tecnico economica sia stato concluso anche se non possiamo tacere l’amarezza per un ingiustificato ritardo nella conclusione della progettazione. Vista l’importanza della infrastruttura e l’attesa di tutti questi anni per la conclusione della progettazione di massima ci saremmo aspettati che la Provincia di Parma divulgasse l’esatto tracciato, l’ubicazione della rotatoria di Casalmaggiore lo sviluppo preciso, gli impatti previsti sul territorio. Invece sono apparse sulla stampa due sole immagini. Un po’ poco per chi ha atteso oltre 6 anni».
«Auspichiamo una divulgazione puntuale delle informazioni sul tracciato del progetto - continua -. Dobbiamo ricordare che le molte richieste di informazioni che abbiamo formulato come conoscere i flussi di traffico, il numero dei veicoli che transitavo con peso superiore al limite consentito, sulle velocità dei mezzi oltre il limite, sulle condizioni statiche della struttura non ci sono mai state fornite, senza alcuna giustificazione. Apprendiamo con piacere che la durata di vita utile di dieci anni dell’attuale ponte è stata stimata in difetto e si potrà andare oltre. Anche su questa problematica della vita utile dell’attuale ponte sarebbe bene che venissero date informazioni più precise e dettagliate che invece, così divulgate, suonano più come uno slogan».
Sui costi Antonini commenta: «Lanciamo un appello a tutte le forze politiche, ai parlamentari della zona e a tutti gli enti e associazioni pubbliche e private perché si mobilitino con urgenza affinché si possano ritrovare le risorse necessarie alla cantierizzazione e realizzazione di questa indispensabile infrastruttura che non riguarda solo la comunicazione tra due Comuni ma costituisce un asse viario indispensabile per la circolazione delle merci e delle persone tra Tirreno e Brennero, con valenza sovranazionale».
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