L'ANALISI
01 Settembre 2025 - 20:37
CREMONA - Detenzione di sostanze stupefacenti — più di un etto di hashish — finalizzata allo spaccio: è l’ipotesi di accusa contestata a una ragazzina di 18 anni, residente a Cremona, ieri controllata in centro città dalla Polizia locale, che l’ha poi arrestata. Sotto sequestro sono finiti l’hashish e qualche migliaio di euro: parte del denaro contante è stato trovato a casa della diciottenne, nella successiva perquisizione domiciliare. Un mucchio di denaro in tagli da 50, 20, 10 e 5 euro. Secondo gli investigatori, il denaro potrebbe essere il provento dell’attività di spaccio.
Dopo una notte trascorsa al Comando di piazza Libertà, la 18enne, assistita dall’avvocato Lorenzo Fumagalli, oggi è stata accompagnata in Tribunale per la direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto e ha applicato alla giovane la misura degli arresti domiciliari, in attesa del processo fissato per il 16 settembre prossimo.
L’intervento. Tutto è partito dalla segnalazione di alcuni cittadini che lamentavano la presenza di minorenni, ma non solo, con atteggiamenti sospetti, in centro città. La pattuglia della Polizia locale è arrivata sul posto. La ragazzina era con gli amici. Volto noto agli agenti, la giovanissima. Per scrupolo, è stata perquisita: addosso le sono state trovate la sostanza stupefacente e parte del denaro. Poi, la perquisizione a casa.
Come evidenzia il comandante della Polizia locale, Luca Iubini, grazie alla riorganizzazione dell’ufficio di Polizia giudiziaria, anche la Polizia locale è in prima linea sul fronte della sicurezza urbana per dare risposte concrete alle molte richieste e sollecitazioni dei cittadini. «L’intervento — spiega il comandante Iubini — è figlio di una attività sul territorio che, a sua volta, è figlia di una riorganizzazione che il Comando ha avuto, che ci siamo dati, dopo tanti anni, ovviamente in raccordo con le linee politiche di indirizzo. In particolare, abbiamo creato un nucleo ambivalente. Da una parte di Polizia giudiziaria anti-degrado: tratta di fenomeni di degrado, di comportamenti antisociali, incivili, che, ovviamente, cozzano con un percepito di sicurezza. L’altra faccia della medaglia del Nucleo, è il tema ambientale. Ognuno dei due nuclei ha un proprio ufficiale e tre-quattro addetti per parte». Con la riorganizzazione, sottolinea il comandante, «volevamo proprio contrastare quei fenomeni, naturalmente limitati alle nostre competenze, che non voglio dire minori, ma che magari incidono, in maniera puntuale, su una strada, su un’area e che ci vengono segnalati dai Comitati di quartiere, dai residenti. Si tratta di interventi che vanno incontro al bisogno di sicurezza».
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