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Appello per salvare la Stradivari

Il capitano Landini: «Spese ingenti per un collaudo tecnico, avviata la raccolta fondi online»

Nicola Barili

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29 Agosto 2025 - 17:30

Appello per salvare la Stradivari

VIADANA - Varata nei cantieri di Cremona «Navalcantieri Spa» nel 1975 e oggi ormeggiata alternativamente ai pontili di Viadana e Boretto a seconda del livello del Po, dopo cinquant’anni di storia la motonave Stradivari rischia di non navigare più a causa degli alti costi di gestione. Per salvarla, il capitano Giuliano Landini lancia un appello.

«Entro la fine dell’anno la Stradivari, la più grande imbarcazione per acque interne d’Italia, dovrà affrontare un collaudo tecnico che comporterà spese molto ingenti», spiega Landini, ex campione mondiale di motonautica. «Per continuare a navigare ho dato vita a un crowdfunding attraverso una piattaforma online: si tratta di un processo collaborativo dove più persone contribuiscono con somme di denaro, anche piccole, per finanziare un progetto, uno strumento di raccolta fondi che può riguardare iniziative imprenditoriali, sociali, culturali o personali».

L’ammiraglia del Po, come fu definita, è stata la prima grande imbarcazione fluviale interamente progettata e costruita a Cremona. Il battesimo ufficiale avvenne il 7 giugno 1975: la nave aveva una lunghezza di 61,80 metri, larga 9,50, a pieno carico disloca 300 tonnellate, con un’immersione di 90 centimetri e una velocità di crociera di 15 nodi. A bordo, posto per 400 persone. In occasione del varo, l’armatore sottolineò l’importanza dello sfruttamento turistico del Po: «Tutto da scoprire, ricco di fascino, di stupendi squarci di natura e di centri artistici posti sulle sue sponde».

Tra alterne fortune e problemi economici per gli alti costi di gestione e per la scarsa diffusione del turismo fluviale, l’avventura cremonese della Stradivari terminò nel 1993, quando la motonave fu venduta a una società mantovana. Poi dopo altre vicissitudini, fu acquistata da due società di Boretto e dal 2002 ne è diventato capitano Landini, che oggi continua con la stessa passione di sempre a far scoprire il Grande Fiume alle persone che si imbarcano sulla Stradivari.

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