L'ANALISI
28 Agosto 2025 - 08:46
CASTELVETRO - Erba alta, sporcizia, topi e anche pericoli: si presentano così l’ex market di via Stazione e l’area di via Bernini, che un tempo ospitava bar e feste di paese. Così il sindaco Silvia Granata ha nuovamente caldeggiato interventi urgenti da parte di Coop Alleanza 3.0, proprietaria di edifici e spazi verdi lasciati da tempo nell’incuria.
«All’ex supermercato ci sono transenne divelte e piene di verde di risulta o rampicanti che costituiscono un pericolo per il passaggio degli utenti delle strade e per le aree confinanti; le aree verdi sono da sfalciare; ci sono manufatti pericolanti quali lastre di policarbonato pericolose in caso di eventi atmosferici forti, e poi la presenza di topi per i quali è necessario un intervento di derattizzazione».
Ma Granata torna alla carica anche sullo spazio di via Bernini in cui un tempo si radunavano quotidianamente famiglie e anziani: un punto di ritrovo importante per Croce, ormai dimenticato. «L’area verde retrostante è stata oggetto di contratto di comodato con la società sportiva US Castelvetro che si occupava quindi della manutenzione del verde. Il contratto è scaduto e non più prorogato, quindi la manutenzione è tornata in capo alla vostra struttura. Ora la situazione è incresciosa, anche considerando che l’area è limitrofa a un quartiere residenziale».
Scattano quindi le richieste: «Continuo a sottolineare la scarsa attenzione che a mio avviso è rivolta alla conservazione del patrimonio, non ultimo il disinteresse verso qualsiasi proposta che in qualità di sindaco ho avanzato per poter mantenere in funzione alcuni spazi fino a loro vendita o cessione. Faccio anche presente che della vostra incuria io devo quotidianamente rispondere ai miei cittadini».
Le lamentele dei residenti, infatti, sono costanti. Di recente c’è chi ha segnalato la presenza di topi che avrebbero in particolare «colonizzato» i locali e i magazzini dell’ex supermercato, con i conseguenti problemi igienico-sanitari.
Granata già l’anno scorso era andata appositamente a Bologna per cercare di mantenere aperti alcuni spazi ad uso associativo e a tempo determinato, magari tramite un comodato d’uso gratuito: «Sarebbe stato un modo per assicurare a Coop una manutenzione e pulizia regolare che evidentemente non riesce a sostenere». Proposta, però, caduta nel vuoto.
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