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Importi lombardi su del 3%, Cremona è penultima in regione

Secondo Facile.it e Mutui.it, in provincia la cifra media è 123.621 euro

Claudio Barcellari

Email:

cbarcellari@laprovinciacr.it

27 Agosto 2025 - 17:30

Jackpot da 14mila euro per una giocatrice del Cremonese

CREMONA - Le richieste di mutuo per l’importo medio più basso della Lombardia sono proprio Cremona, seconda solo a Pavia. Lo rivela un’analisi congiunta svolta da Facile.it e Mutui.it, che hanno stimato un ammontare medio di 123.621 euro nella città del Torrazzo nei primi 6 mesi del 2025. Ben al di sotto del dato lombardo, che si attesta a una media di 148.637 euro per richiesta, con un aumento di volume rispetto al periodo precedente (+3%).

Comparando il dato cremonese a quello delle altre province, emerge un quadro diversificato: Milano è la provincia lombarda dove è stato rilevato l’importo medio più alto (168.017 euro), seguita da Como (144.586 euro) e, a brevissima distanza, Monza e Brianza (144.559 euro). Seguono le province di Varese (137.051 euro), Brescia (136.007 euro), Lecco (135.917 euro) e Bergamo (131.486 euro). Ancora Lodi (127.456 euro), Sondrio (125.488 euro), Mantova (124.658 euro). Cremona è penultima; chiude la classifica Pavia con 119.877 euro.

Conforta il fatto che gli importi medi in Lombardia (Cremona compresa) stiano dando segnali di crescita: «Le buone condizioni offerte dalle banche, l’alleggerimento del costo del denaro e un aumento della fiducia dei consumatori hanno avuto un impatto positivo sul mercato dei mutui, che archivia un primo semestre con i principali indicatori in crescita».

Altro dato positivo è quello legato all’età media di chi ha presentato domanda di finanziamento in Lombardia: si segna un primo leggero calo, segnale che cresce la quota di giovani che si presentano in banca.

Per quanto riguarda le surroghe, nei primi sei mesi del 2025 hanno rappresentato quasi un terzo delle richieste totali in Lombardia (31%).

Dal punto di vista dell’offerta, nel 2025 si è visto un riallineamento delle proposte: gli imprestitori si orientano prevalentemente verso i tassi fissi, che però, a causa dell’andamento dell’indice IRS, sono lievemente aumentati. I variabili, sulla scia dell’Euribor in calo grazie ai tagli BCE, sono scesi diventando l’offerta più conveniente sul mercato.

Dati alla mano, per un mutuo medio da 126.000 euro in 25 anni, LTV 70%, oggi le migliori offerte a tasso fisso partono da un TAN 2,92% con rata mensile 592 euro, mentre i variabili partono da un tasso 2,33% con rata 554 euro.

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