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Torna lo spazzino: «È un servizio capillare»

Il Comune chiede ad Aprica un operatore che affianchi le macchine pulitrici in strada

Francesco Gottardi

Email:

fgottardi@cremonaonline.it

24 Agosto 2025 - 05:20

Torna lo spazzino: «È un servizio capillare»

CREMONA - «La richiesta di aumentare i livelli di pulizia delle strade era stata fatta tempo fa al gestore Aprica. Recentemente abbiamo fatto una proposta ancor più concreta: reintrodurre l’operatore a terra nelle operazioni di pulizia urbana». Presenta così l’idea del ritorno degli ‘spazzini’ l’assessore responsabile Simona Pasquali. L’obiettivo è quello di aumentare la precisione e la capillarità delle operazioni di raccolta di rifiuti e fogliame nelle vie della città.

pasquali

Una riscoperta del valore “analogico” degli operatori nelle strade che non si traduce in un semplice “ritorno al passato” con ramazze e palette, ma in una vera e propria evoluzione 2.0, dove l’efficienza del lavoro manuale si combina con strumentazioni moderne e sofisticate per presidiare il territorio e raggiungere ogni angolo della città.

L’amministrazione comunale sta lavorando in tandem con il gestore Aprica per migliorare il servizio e la richiesta, depositata dall’assessorato di Pasquali, è chiara: affiancare alla spazzatrice elettrica, già presente sul territorio, un operatore dedicato che agisca con precisione laddove i mezzi meccanici faticano ad arrivare.

«L’idea è quella di aumentare i passaggi e migliorarli grazie a una nuova figura che accompagnerà l’operatore della spazzatrice – ha dichiarato l’assessore Pasquali –. Questo nuovo operatore ecologico potrà raggiungere con l’idropulitrice o con il soffiatore anche gli angoli più difficili e critici. È un’attenzione al decoro urbano ma anche un impegno concreto per migliorare sia il centro storico che i quartieri periferici. Con questa nuova figura puntiamo ad aumentare significativamente la pulizia delle strade e dei marciapiedi».

La strategia, quindi, non è solo di quantità – con più passaggi – ma soprattutto di qualità e precisione. L’operatore ecologico 2.0 sarà dotato di attrezzature all’avanguardia come idropulitrici ad alta efficienza, che consentono di rimuovere lo sporco più ostinato e igienizzare gli spazi in modo approfondito.

Un ritorno al concetto di presidio del territorio e prossimità che guarda al futuro. «Si torna al concetto di spazzino, ma con strumenti innovativi – conclude l’assessore – perché oggi ci sono tecnologie che velocizzano e migliorano non solo la pulizia, ma anche la qualità del lavoro degli operatori stessi».

Una sinergia vincente, dunque, tra uomo e tecnologia, che promette di restituire ai cremonesi una città più curata, accogliente e sostenibile, partendo dalla pulizia di marciapiedi, piazze e vie. Un investimento sul decoro che punta a migliorare la qualità della vita di tutti i giorni.

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