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Rifiuti al Cambonino: dopo la ripulita è spuntato un materasso

La denuncia del presidente del quartiere Antonio Croci, presidente del quartiere: «Sono degli incivili»

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

09 Agosto 2025 - 05:25

Rifiuti: dopo la ripulita è spuntato un materasso

Il materasso abbandonato. Nel riquadro, Antonio Croci

CREMONA - Stavolta, il ‘peccato originale’ è della ditta mandata dall’Aler a svuotare, tempo fa, un appartamento. L’impresa ha lasciato rifiuti ingombranti lì, nell’area verde davanti ai palazzi di via Panfilo Nuvolone, al quartiere Cambonino. E nonostante il sollecito dell’Aler, non li ha più ritirati per smaltirli. Poi, il carico da novanta lo ha messo qualcuno degli inquilini che abitano nei tre palazzoni ai numeri 2, 4 e 6.

C’è chi ha buttato altri rifiuti e si è creata una montagna di rifiuti: un divano smembrato e alcune sedie, un bancale di legno, assi di legno e bidoni, sacchi neri dell’immondizia e persino un melone. Due giorni fa, l’Aler ha mandato una ditta a togliere tutto: una pulizia straordinaria. Ma ieri, sempre lì, è spuntato un materasso a due piazze.

La montagna di rifiuti


«Basta, è ora di finirla con questa inciviltà, la gente qui comincia ad essere stanca», sbotta Antonio Croci, da due anni presidente (riconfermato) del quartiere Cambonino. «I residenti si lamentano. C’è un numero verde di Aprica che, gratuitamente, viene a ritirare gli ingombranti. O non lo capiscono o, per mio conto, lo fanno apposta, perché tanto ci pensano gli altri», sottolinea Croci.


Se Aprica non ti fa pagare il servizio per portare via gli ingombri, l’inciviltà ha, invece, un costo extra. «Non ho ancora il rapportino, però, conoscendo la ditta che abbiamo mandato a ripulire, costerà un paio di centinaia di euro», spiega Enrico Garavelli, il geometra dell’Aler che ha raccolto la segnalazione di Croci e immediatamente si è dato da fare, incassando il «grazie» del presidente del quartiere Cambonino.


«Il discorso è che il materiale era stato accatastato da una impresa che ha fatto i lavori — conferma Garavelli —. Poi, i nostri inquilini vedono della roba e ne buttano su dell’altra. E fanno anche gli scambi. C’è chi vede un comodino, lo prende e mette lì due sedie. Noi abbiamo mandato il sollecito, ma, alla fine, l’impresa non lo ha rispettato, se ne andata via senza smaltire e il mucchio è diventato grosso». Svuotato l’appartamento, prosegue Garavelli, «l’impresa ha messo lì tutto il materiale e gli inquilini ne buttano su dell’altra. In questo, caso buona parte dell’addebito sarà a carico dell’impresa che non ha smaltito».

L'area ripulita

Quanto ancora non si sa, perché poi magari «l’impresa ti dice: ‘Io ho messo lì tre porte e l’altra non è roba mia’. Partiamo dal presupposto che tu non devi lasciare lì la roba, perché la gente la vede — rimarca Garavelli —. Abbiamo preso noi l’iniziativa per smaltire tutto e poi una parte l’addebiteremo alla ditta, una parte agli inquilini. Il materasso è una cosa di 5 minuti, però sono tutti piccoli interventi che durante l’anno fai». Tirando le somme, sono soldi extra sul groppone delle famiglie. Nei tre palazzi di via Panfilo Nuvolone «ci sono 80 appartamenti per una cinquantina di residenti», precisa Croci, presidente di un quartiere , il Cambonino, «dove convivono 27 etnie. Il mio rammarico è che l’integrazione non c’è stata, ma — lo sottolinea — l’integrazione non compete a me».


L’inciviltà pare sia abbastanza di casa, qui. «Non è la prima volta, si trova di tutto: mobili, sacchetti della spazzatura, di tutto e di più. Purtroppo è così un po’ in tutto il quartiere nei caseggiati Aler», sbotta ancora il presidente del quartiere. Stando in argomento rifiuti, c’è un altro problema nel quartiere, un caso ben noto a Garavelli e motivo di confronto con Croci.


«Croci — spiega il geometra dell’Aler — si lamenta anche di chi abbandona gli ingombranti nella piazzola dei rifiuti. Lo sgombero va pagato. Il Comune dice: ‘Per me è un costo extra, perché devo mandare lì un furgone’, mentre per Croci sono rifiuti e già si paga la Tari». Come Croci, anche Garavelli ricorda che Aprica ritira gratuitamente a domicilio i rifiuti ingombranti come mobili oppure apparecchi elettrici ed elettronici. C’è un numero verde ed è stata anche creata una piattaforma per la prenotazione on-line.

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