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CREMONA. IN CATTEDRALE

In Cattedrale la messa per la pace presieduta dal vescovo Napolioni

Celebrata nella memoria della Beata Vergine Maria Regina, la funzione è stata animata da un forte appello alla fraternità e alla riconciliazione tra i popoli

Gianpiero Goffi

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redazione@cremonaonline.it

22 Agosto 2025 - 14:36

Messa per la pace, il vescovo Napolioni: «Non toccare Dio, ma il cuore degli uomini»

Nel riquadro il vecovo Antonio Napolioni

CREMONA - Messa per la pace questa mattina alle 8 in Cattedrale con una buona partecipazione di fedeli. A presiederla - nel giorno in cui la Chiesa celebra, a otto giorni dall'Assunzione, la memoria della “Beata Maria Vergine Regina” - è stato il vescovo Antonio Napolioni, con lui i monsignori Felice Bosio, Attilio Cibolini e Libero Salini.

“Non si tratta – ha premesso il vescovo – di toccare il cuore di Dio, ma di chiedergli di toccare il cuore degli uomini” per indirizzarli alla fraternità e alla pace.

Nell'omelia, monsignor Napolioni ha preso spunto dalla prima lettura, tratta dal libro di Ruth (Antico Testamento), di cui è protagonista una donna moabita - “oggi si direbbe palestinese” - che sposa un ebreo e, dopo la morte del marito, decide di seguire la suocera Noemi in Giudea; ma è partito dalla pagina del Vangelo sul “grande comandamento” dell'amore di Dio e del prossimo.

Un comandamento che “basterebbe”, ha osservato il presule – ma “se il mio Dio è quello che voglio io, e il mio prossimo è solo quello che preferisco, quello del mio popolo e non chiunque viene al mondo, il comandamento diventa meschino”.

Quella di Ruth – ha poi aggiunto – è una testimonianza della sua “libertà di cuore”, lei fa del popolo del marito e della suocera il proprio popolo, del loro Dio il suo Dio, ne diventa concittadina e sorella, trova la propria identità “in ciò che è essenziale e non in ciò che ci divide”.

Non è mancato un riferimento a Maria, “Madre di tutti gli uomini e di tutti i popoli e Regina della pace”, che soffre molto per quanto sta accadendo nel nostro mondo ma “genera nuove possibilità di speranza”.

Con questo spirito il vescovo ha esortato a vivere la giornata di digiuno e di preghiera in comunione con il papa Leone XIV e “con tutti gli uomini che non si tirano indietro dalla chiamata ad essere artigiani di pace”.

Si è poi inginocchiato davanti all'altare per guidare la preghiera dei fedeli ritmata dal ritornello “Dio della pace, ascoltaci”.

Monsignor Napolioni ha poi confermato l'intenzione di partecipare, dal 27 al 30 ottobre prossimi, con gli altri vescovi della Lombardia, al pellegrinaggio per la pace a Betlemme e Gerusalemme, rispondendo anche a un invito della Custodia francescana di Terra Santa; sarà un'occasione per incontrare le persone e le comunità provate dalla guerra, raccoglierne la testimonianza e condividerne le sofferenze e le speranze.

Anche nella chiesa dei Cappuccini, in via Brescia, diversi fedeli hanno partecipato ieri mattina all'adorazione eucaristica e alla preghiera del rosario alla “Regina della pace”, guidata dal padre guardiano Andrea Cassinelli.

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