L'ANALISI
22 Agosto 2025 - 11:52
CREMONA - Nell’era digitale, la salute degli occhi è sempre più sotto pressione. Secondo gli esperti, l’uso continuativo di schermi – al lavoro, a scuola o nel tempo libero – può provocare affaticamento visivo, secchezza oculare, irritazioni e mal di testa. Il fenomeno, noto come 'Computer Vision Syndrome', colpisce un numero crescente di adulti e adolescenti.
Gli specialisti suggeriscono di adottare strategie semplici ma efficaci. Le pause regolari sono fondamentali: ogni 20-30 minuti di utilizzo dello schermo è consigliabile distogliere lo sguardo e guardare un oggetto distante almeno 5-6 metri per 20 secondi, in modo da rilassare i muscoli oculari.
La corretta illuminazione e il posizionamento dei dispositivi giocano un ruolo chiave: lo schermo dovrebbe trovarsi leggermente sotto il livello degli occhi, con luce diffusa e priva di riflessi. Anche la regolazione della luminosità e del contrasto contribuisce a ridurre l’affaticamento.
Gli esperti consigliano inoltre esercizi oculari quotidiani e l’uso di lacrime artificiali per chi soffre di secchezza oculare, oltre a controlli regolari dall’ottico o dall’oculista, soprattutto in caso di sintomi persistenti. Per bambini e adolescenti, il tempo di esposizione agli schermi va bilanciato con attività all’aperto, che favoriscono lo sviluppo visivo naturale.
Infine, negli ultimi anni, occhiali filtranti luce blu o lenti con trattamento anti-riflesso possono rappresentare un supporto utile, soprattutto per chi lavora molte ore davanti al computer. Piccoli accorgimenti quotidiani possono fare la differenza, preservando la vista e prevenendo disturbi.
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