L'ANALISI
18 Agosto 2025 - 17:07
CASALMAGGIORE - Chiarimenti in merito ai lavori che verranno effettuati davanti al Duomo con un nuovo marciapiede a cordolo. A chiederli è il consigliere comunale Annamaria Piccinelli.


«La notizia che è stato fatto un progetto, dall’ingegnere che ristruttura palazzo Camozzi, e coinvolta la Soprintendenza, per mettere un marciapiede a cordolo in mezzo allo slargo davanti al Duomo, ci ha sollevato molte domande che abbiamo sottoposto all'amministrazione. Abbiamo anche chiesto di vedere il progetto e i costi dell’intera operazione. Nell’attesa di ricevere risposte, anticipiamo il pensiero che ci è sorto spontaneo, naturalmente da semplici utenti della strada, non da esperti: ma è davvero un lavoro necessario?», commenta.
«Alla fine di via Favagrossa, guardando il Duomo, la strada è molto larga e così i cartelli azzurri di obbligo di svolta a destra posti ai lati, sono poco visibili. È molto più visibile, e quindi prevalente, il cartello rosso di divieto all'inizio di via Formis, come se fin là si potesse accedere. Dunque se lo scopo è davvero quello di evitare che chi proviene da via Favagrossa prosegua verso il parcheggio dello slargo, forse sarebbe sufficiente tracciare a terra una linea bianca continua, magari doppia, che disegnasse la curva a destra e qualche altro accorgimento. L’intervento previsto non può non ricordarci quando, in occasione dell’abbattimento di diverse panchine in piazza Garibaldi, abbiamo chiesto un attraversamento rialzato in via Cavour e in via Azzo Porzio, unico rimedio possibile per mitigare la velocità. Ci è stato risposto che la presenza del porfido, il vincolo storico e i costi facevano escludere l’intervento. Ora ci chiediamo se il marciapiede sul porfido di piazza Marini davanti al Duomo, dove per altro non sono mai avvenuti incidenti, sia invece così importante».
Piccinelli inoltra commenta: «Ci viene da pensare che forse l’obiettivo vero sia creare, successivamente, lungo il cordolo, qualche stallo in più. Il che avrebbe anche un senso visti i futuri nuovi appartamenti di palazzo Camozzi. Se così fosse, però, dovremmo rassegnarci a essere tappezzati di auto parcheggiate proprio ovunque, anche sulla piazza del Duomo, peggiorando uno degli scorci più storicamente significativi e visivamente imponenti di Casalmaggiore, e nel frattempo lasciare che altri punti le auto sfreccino pericolosamente e indisturbate. Quest’ultima, naturalmente, è una pura illazione da parte nostra e, sperando in un’idea di città non così regressiva, rimaniamo in attesa del progetto».
In ogni caso, «rimangono pur sempre dubbi sull’utilità e sull' estetica di questo intervento a fronte di altre necessità», conclude.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris