L'ANALISI
13 Agosto 2025 - 19:40
CREMONA - È arrivato il momento di misurare la salute della città in termini di sicurezza, reale e percepita. Che sembra dare buoni segnali: i dati illustrati dal prefetto Antonio Giannelli mostrano che i delitti in provincia di Cremona sono diminuiti del 20% rispetto allo scorso anno. Oggi, il prefetto ha incontrato i sindaci dei comuni più grandi della provincia: Andrea Virgilio per Cremona, Fabio Bergamaschi per Crema, Filippo Bongiovanni per Casalmaggiore, Federica Ferrari per Piadena, e Alessandro Tirloni per Soresina.
Al tavolo sono stati presenti anche i vertici delle forze dell’ordine. Il motivo dell’incontro: «Abbiamo ricevuto una direttiva del ministro Piantedosi — ha spiegato Giannelli al termine del tavolo — il 28 luglio scorso. Ai prefetti è stato chiesto di valutare se le misure adottate finora dovessero essere implementate o meno. Si è trattato, dunque, di verificare con i sindaci della provincia l’efficacia della strategia formulata lo scorso autunno».
Una strategia che, come ricordato da Giannelli in più occasioni, consiste «in un sistema innovativo ‘a tre centri concentrici’. Nel concreto, oltre ai controlli ordinari, con cui si monitora il territorio in modo sistematico, abbiamo pensato di allargare l’attenzione a tutti i centri più grandi della provincia, inserendo nell’ambito di queste azioni anche i servizi di controllo straordinario. Si tratta di controlli interforze, che coinvolgono anche la Guardia di finanza e la Polizia locale. Queste azioni sono coordinate con quelle ordinarie, e garantiscono una maggiore presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della provincia». Qualche numero: «Questa mattina, per esempio, avevano 5 pattuglie dei carabinieri in più rispetto al profilo ordinario».
Accanto a questa iniziativa, Giannelli aveva proposto ai Comuni di adottare «regolamenti di polizia che prevedessero l’individuazione di aree — decise dai sindaci dei singoli Comuni — in cui si potesse adottare un ordine di allontanamento per comportamenti non consoni. Il pensiero va a quelle molte situazioni ‘borderline’ che impattano sulla percezione della sicurezza, come l’abuso di alcool in un luogo pubblico, o atti palesemente in contrasto con il decoro. La strada giusta, secondo noi, non è (soltanto) quella di denunciare questi comportamenti, ma quella di prevenirli. I Comuni hanno fatto questo passaggio, senza l’illusione che gli effetti sarebbero stati immediato.
Per dirla così, da 100 reati a zero». Tuttavia, i risultati concreti ci sono, e sono importanti: «Abbiamo emesso 95 ordini di allontanamento, che a seconda dei casi possono sfociare nel Daspo urbano. Tutti i sindaci hanno concordato nel riconoscere un cambio di passo. Abbiamo avuto un dialogo molto franco, cercando strategie coordinate e condivise».
I risultati della Prefettura si misurano anche in altri termini: «Abbiamo il 100% in più delle persone accompagnate in frontiera — ha illustrato Giannelli — un dato che non si può ignorare. Il merito è soprattutto delle donne e degli uomini delle Forze dell’Ordine, che ringrazio per il grande lavoro fatto. Lo spirito di squadra, che costantemente ha connotato l’azione dei vertici, prima ancora che del rispettivo personale, ha permesso di attuare un sistema di controlli originale e molto impegnativo. L’apprezzamento diffuso per quanto fatto ogni giorno in silenzio costituisce ragione per continuare in questa direzione, nella consapevolezza dell’essenzialità di un’attività di servizio svolta a garanzia della sicurezza di tutti».
Anche secondo il sindaco Virgilio, la strada intrapresa è quella giusta. «L’approccio è integrato e molto operativo — ha dichiarato — un fatto di cui bisogna ringraziare le forze dell’ordine. Un pensiero particolare va alla Polizia locale, che sta dando un contributo importante. Stiamo assistendo a fenomeni nuovi, che, come abbiamo condiviso ieri, vanno monitorati in modo continuo. Altra questione — ha concluso il sindaco — è quella della percezione di sicurezza del cittadino, che assiste a comportamenti per cui occorre un focus importante».
A pochi giorni da Ferragosto, la Prefettura si è attivata per coordinarsi con i sindaci, in modo da potenziare le attività di controllo. Nel tavolo di oggi, alla presenza del prefetto, Antonio Giannelli e dei sindaci dei principali Comuni della provincia, sono stati condivisi i punti di vista sul piano d’azione: l’ordine pubblico sarà garantito da tutte le componenti del sistema della sicurezza, che per prima cosa hanno valutato gli eventi in programma. Le forze schierate sono rilevanti: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Carabinieri Forestali, Guardia di Finanza, Reparto Operativo Aeronavale, Vigili del Fuoco, Polizia stradale, Polizie locali. Presente all’incontro anche il presidente della Provincia, Roberto Mariani.
In questo contesto, particolare attenzione è stata dedicata alle zone in cui la presenza turistica sarà più intensa, oltre a quelle maggiormente frequentate dalla cittadinanza nelle giornate di festa. Nei pressi di queste ‘zone sensibili’ saranno attivi controlli di natura preventiva, con un focus ulteriore sui pubblici esercizi in cui sono previste attività di intrattenimento e pubblico spettacolo; sarà monitorata la somministrazione delle bevande alcoliche per verificare che avvenga nel rispetto delle regole. La vigilanza sarà intensificata anche nei tradizionali luoghi di escursione, come i tratti di competenza lungo il Po, oltre che lungo le arterie stradali e autostradali e le stazioni.
Saranno rafforzati i controlli volti a prevenire comportamenti alla guida non corretti (in particolare l’uso del cellulare); un’attenzione speciale sarà rivolta alla guida in stato di ebrezza. «Abbiamo svolto una riunione di Comitato per l’ordine e la sicurezza in vista del prossimo Ferragosto - spiega il prefetto Giannelli-. Le misure di controllo riguarderanno anche il traffico stradale e autostradale. Colgo l’occasione per raccomandare ai cittadini di evitare comportamenti pericolosi, che possano compromettere l’ordine e la sicurezza pubblica».
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