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TURISMO E POLEMICA

Olimpiadi 2026, Portesani: «Bene la giunta di Crema, Cremona non pervenuta»

Il consigliere: «È ormai lo stile e la pratica dell’amministrazione guidata da Andrea Virgilio. Senza programmazione. Senza un orizzonte che possa portare la città all’attenzione del mondo intero»

La Provincia Redazione

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12 Agosto 2025 - 14:53

Portesani e Virgilio a confronto: il biometano

Alessandro Portesani e la torcia olimpica che passò da Cremona nel 2006

CREMONA - «Come ‘Novità a Cremona’ non possiamo che apprezzare quanto sta facendo la giunta comunale di Crema per trarre il miglior vantaggio possibile dalle Olimpiadi 2026 che si svolgeranno a Milano (oltre che a Cortina) nel febbraio del 2026. Un attivismo che ci sembra importante per intercettare parte di quei due milioni di turisti che, secondo lo studio della società Deloitte, arriveranno in terra lombarda per assistere alle gare olimpioniche», scrive Alessandro Portesani, capogruppo di ‘Novità a Cremona’ in consiglio comunale.

«Da quanto si apprende l’utilizzo della tassa di soggiorno, tassa di scopo, sarà destinato a iniziative che da una parte potrebbero attrarre nuovi visitatori in città, e, dall’altra, mettere mano a tutte quelle piccole e grandi strutture che facilitano la conoscenza del patrimonio di Crema e la vivibilità del centro storico da parte di nuovi visitatori. Credo - spiega Portesani -, che sia un modo di governare che aiuta una città ad inserirsi, al meglio, in un evento di portata planetaria. Del resto, già solo comprendere dell’importanza della manifestazione sportiva è un passo avanti grandissimo. Dimostra anche di avere coraggio e di non lasciarsi scoraggiare davanti a quella che può sembrare un’impresa titanica vista la grandezza dei soggetti interessati ai Giochi Olimpici».

«Quello di Crema - prosegue il capogruppo di ‘Novità a Cremona’ -, potrebbe ben essere un esempio da seguire anche a Cremona. Ma si sa come nella città del Torrazzo tutto riposi sulle ginocchia di Giove. E alla fine si tenterà goffamente di rimediare all’ultimo momento. Di rincorrere gli altri per evitare figuracce. Di imbastire qualcosa pur di dire ‘abbiamo fatto qualcosa’».

«È ormai lo stile e la pratica dell’amministrazione guidata da Andrea Virgilio. Senza programmazione. Senza un orizzonte che possa portare Cremona all’attenzione del mondo intero. Piuttosto che fare il diavolo a quattro per far conoscere in quel periodo la liuteria a Milano, sindaco and friends si perdono in polemiche da cortile contro l’uno e contro l’altro per l’approvazione in Regione di una norma sulla liuteria. Al solito si guarda il dito e non alla luna» conclude Portesani.

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Commenti all'articolo

  • fatacco_cr

    13 Agosto 2025 - 17:34

    Un'altra occasione persa! Come la capitale della cultura che era partita come Brescia-Bergamo-Cremona e poi è diventata Brescia-Bergamo!

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