Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

LE SFIDE DELLA FORMAZIONE

Ecco ‘Rondine’: firmato il piano anti-abbandono

Metodo contro i conflitti: dalla Regione risorse a due scuole cremonesi. Enaip e liceo Vida tra i 26 istituti lombardi coinvolti nel progetto

Claudio Barcellari

Email:

cbarcellari@laprovinciacr.it

11 Agosto 2025 - 08:05

Ecco ‘Rondine’: firmato il piano anti-abbandono

L'assessore Simona Tironi e Riccardo Crotti

CREMONA - Ci sono anche due scuole cremonesi (Enaip e liceo Vida) nella lista degli istituti lombardi — 26 in tutto — che beneficeranno di un investimento di Regione Lombardia per portare il metodo ‘Rondine’ nelle loro aule. Il protocollo, fortemente voluto dall’assessora di regione Lombardia Simona Tironi, servirà a promuovere la diffusione del progetto ideato dalla Cittadella della Pace di Arezzo: un metodo che parte dalla dimensione sociale della classe, e fornisce strumenti concreti agli alunni per saper gestire il confronto e il conflitto, sia all’interno che all’esterno dell’aula. L’obiettivo è quello di rigenerare i legami sociali negli ambienti in cui si vive, si studia e si lavora, promuovendo una cultura collaborativa tra pubblico, privato e Terzo Settore.

Il protocollo promuoverà l’introduzione delle ‘Sezioni Rondine’ nelle scuole lombarde. Inoltre, verrà esteso il progetto ‘Quarto Anno Rondine’, che permette agli studenti di tutta Italia di frequentare la classe quarta nel borgo di Rondine in Toscana all’interno di un percorso. Saranno anche promossi eventi come ‘YouTopic Fest’, il festival internazionale sul tema del conflitto che si svolge ogni anno a giugno ad Arezzo.

La nascita di Rondine Cittadella della Pace risale all’intuizione di Franco Vaccari, presente insieme a Tironi alla firma del protocollo. Il progetto ha mosso i primi passi nel 1997, quando Vaccari ha accolto la richiesta di ospitare alcuni giovani nel borgo di Rondine per educarli alla leadership in Paesi dilaniati dalla guerra. È proprio il tema del conflitto che, spiega Tironi, ha reso il metodo Rondine una chiave per educare anche gli adolescenti italiani, nonostante sia vissuto ‘a bassa intensità’: «Lo spunto è quello della lavatrice — spiega — che mischia i panni di tutti in un unico cestino. Da Arezzo ci è stato detto che è stata proprio questa l’immagine che ha ispirato Rondine. È il senso del vivere sociale».

Il metodo, dopo il suo collaudo, è passato alla ribalta: oltre al placet del Ministero dell’Istruzione e del Merito, anche lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita alla Cittadella della Pace di Arezzo il 6 giugno scorso, ha espresso il suo favore.

Tironi ha avuto modo di sperimentare i risultati del metodo con i propri occhi, in occasione di alcune visite agli istituti lombardi che già lo impiegavano per iniziativa autonoma (tre scuole, una delle quali, appunto, il liceo Vida). «La nostra intenzione è quella di investire sul progetto Rondine — spiega Tironi — affinché i ragazzi siano davvero posti al centro. Lo scoglio che vogliamo superare è rappresentato dal fenomeno dei ‘Neet’ (i giovani di età compresa tra i 14 e i 35 anni che non lavorano e non hanno intrapreso un percorso di formazione), particolarmente difficili da intercettare. Laddove è stato applicato, il progetto ha giocato un ruolo determinante in ottica di prevenzione. Non vogliamo arrivare tardi».

L’investimento include anche la formazione dei docenti, cruciale per attuare in modo adeguato il metodo. «Sarà erogata da formatori di Arezzo — precisa Tironi — mentre ad essere coinvolta nel progetto Rondine sarà una classe per ciascuno degli istituti scelti». Saranno due per ogni provincia lombarda, di cui uno professionale e uno statale. «Nell’ambito del metodo Rondine — continua Tironi — è prevista la presenza di un tutor con valenza educativa, che organizza incontri al pomeriggio insieme agli studenti. Possono essere individuali o di gruppo. Posso assicurare che, per ciò che ho potuto osservare, si tratta di momenti estremamente significativi per l’educazione del ragazzo, che include anche competenze sociali e personali diverse dalle competenze specifiche». Il metodo, spiega Tironi, «offre una motivazione in più, uno spunto per fare meglio in un ambito della vita degli alunni che si dimostra determinante, a volte anche in negativo».

LICEO VIDA PRIMA SCUOLA IN ITALIA

vida

Il liceo Vida è stata la prima scuola in Italia ad attuare il ‘metodo Rondine’. E di propria iniziativa. Ora riceverà anche il sostegno concreto della Regione. «Abbiamo iniziato 3 anni fa — spiega la dirigente scolastica Roberta Balzarini — e quest’anno la nostra prima ‘sezione Rondine’ ha sostenuto l’esame di maturità. Il metodo prende le mosse dall’idea che il conflitto possa essere gestito in modo generativo. Tutti i nostri docenti hanno seguito un corso presso Rondine Cittadella della Pace di Arezzo. Abbiamo previsto, in conformità con il metodo, l’introduzione di un tutor aggiuntivo rispetto al corpo docenti, facilitatore e tessitore di rapporti». Un percorso che ha dato i suoi frutti: «L’impostazione della programmazione porta i ragazzi ad acquisire strumenti per gestire in modo consapevole il rapporto coi pari e col territorio». Così la prima sezione rondine d’Italia è andata anche molto lontano: «Quest’anno — riporta Balzarini — le sezioni rondine sono state a Palermo con un percorso sul tema della cittadinanza consapevole».
Entusiasta anche il riscontro della docente referente del progetto Caterina Piva: «Siamo molto soddisfatti di questa scelta — esordisce — che davvero fa la differenza. Una differenza che però è difficile trasmettere, in quanto non misurabile, in un contesto scolastico che si fonda sul tangibile e sul visibile». E prosegue: «Il nostro ruolo non si sovrappone a quello, per esempio, dello psicologo. Il nostro compito come ‘docenti Rondine’ è quello di lavorare su moduli specifici che partono dal tema dell’aiuto reciproco, e proseguono con uno sbocco proiettato verso l’esterno. Guidiamo i ragazzi nell’esplorazione di realtà (soprattutto territoriali) che si occupano di tematiche sociali, facendo in modo che i giovani studenti escano da se stessi dopo essersi conosciuti a fondo».

ENAIP: «SIAMO AFFASCINATI E INCURIOSITI»

enaip

L’Enaip di Cremona potrà beneficiare dell’investimento di Regione Lombardia per formare ‘classi Rondine’ all’interno dell’istituto. Lo fa sapere l’assessora di Regione Lombardia Simona Tironi, ideatrice del protocollo d’intesa. Una buona notizia per la scuola, che, come spiega il direttore generale Giovanni Colombo, non perde mai di vista il benessere sociale dei suoi alunni. «Siamo ancora in una fase di studio con questo progetto — spiega Colombo — ragion per cui abbiamo scelto di candidarci per partecipare, non solo su Cremona. Enaip ha sempre avuto un interesse particolare per le competenze trasversali degli alunni, oltre che per quelle personali. Fermo restando che la nostra è una scuola professionale, ci deve comunque essere un occhio vigile anche sulle qualità non strettamente legate all’esercizio di una professione». Ecco perché, spiega Colombo, «l’inclusione dei soggetti fragili e la costruzione di percorsi formativi ad hoc sono sempre state il nostro filo conduttore. Il progetto Rondine ci ha affascinato e incuriosito fin da subito, quindi saremmo lieti di provare a sperimentarlo in qualche nostra sede». Così la scuola potrà proseguire nel solco di ciò che finora è stato fatto: «Non è una novità assoluta per Enaip che partano progetti di inclusione. Questo è uno stimolo in più, per tentare una nuova esperienza». Ne va anche della natura stessa della scuola, che è ben lontana dall’essere un distributore di nozioni: «Il nostro compito, per così dire, è quello di far diventare uomini dei bambini. I nostri ragazzi, quando ci conoscono per la prima volta, hanno solo 14 anni, e devono ancora intraprendere un lungo percorso di crescita. Quando li lasciamo andare, sono più che maggiorenni. È una scommessa, la nostra, e la scuola ha una notevole responsabilità in questo sviluppo, tanto critico quanto cruciale per il futuro».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400