Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

SCUOLA FRA ECCELLENZE E INCOGNITE

I diplomati sono 2.797: 265 i bravissimi, il 9,4%

L’8,45% ha frequentato il liceo. I professionali superano in termini assoluti i tecnici

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

11 Agosto 2025 - 05:15

I diplomati sono 2.797: 265 i bravissimi, il 9,4%

CREMONA - Super maturi con il massimo dei voti, club esclusivo di studenti eccellenti. Ecco gli estremi numerici, messi a disposizione dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona e raffrontati con i dati nazionali, di chi si è diplomato con 100 e 100 e lode. Su 2.797 maturi, all’Esame di Stato si sono diplomati con il massimo dei voti in 194, pari al 6,94%, hanno ottenuto la lode in 71, ovvero il 2,54%.

diplomati

In percentuale i bravissimi della Maturità 2025 sono stati in tutto 264, il 9,47% del totale, solo un poco sotto a quella che è la percentuale a livello nazionale che si attesta sul 9,70%. Se poi ci si concentra sui vari indirizzi si scopre che sono 109 i liceali da 100 pari all’8,45% del totale, e 53 i liceali con la lode, pari al 4,11%. Il totale dei liceali eccellenti corrisponde al 12,56%, a livello nazionale la percentuale è del 13%. Per i tecnici in 49 hanno ottenuto 100, il 4,78%, in 12 la lode (1,17%): in totale le eccellenze dei tecnici si attestano sul 5,95% del totale, un punto percentuale sotto la media nazionale: 6,90%. I professionali performano meglio dei tecnici, per quanto con numeri inferiori. In 36 hanno ottenuto 100, il 7,48%, la lode è stata assegnata a sei studenti pari all’1,25%. Il totale dei bravissimi ai professionali è dell’8,73%, il doppio della media nazionale che si ferma al 4,70%

«I dati suggeriscono alcune considerazioni — afferma il provveditore, Imerio Chiappa —. Da un lato la percentuale del 12,56% per i liceali eccellenti è un segno di capacità del percorso d’istruzione di valorizzare le capacità dei ragazzi. Invece la percentuale degli studenti dei tecnici è la metà di quella dei licei e inferiore di tre punti a quella dei professionali. Il motivo, credo, sia da leggere nella natura dell’indirizzo che unisce istruzione liceale e istruzione tecnica, magari non riuscendo a valorizzare quell’intelligenza tecnica che non coincide con l’intelligenza logico/matematica. Ai professionali le unità di apprendimento che permettono di mettere in relazioni diverse discipline su un comune argomento aiutano a sostenere gli studenti, mettendo a frutto le competenze pratiche a sostegno, magari, di maggiori difficoltà nel lavoro di astrazione, non più fine a sè stesso. Anche questi dati ci dicono come sia urgente e necessario lavorare per trovare il modo di far esprimere al massimo le competenze e le qualità che l’istruzione tecnica può fornire».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400