L'ANALISI
10 Agosto 2025 - 10:47
L'ex sindaco Luigi Amore nel riquadro
BORDOLANO - Può un Comune piccolo con meno di 600 abitanti sopravvivere, offrire servizi e avere anche un bilancio florido? E per quanto tempo può resistere? La Regione sostiene con risorse a fondo perduto l’arrivo di negozi nei piccoli comuni. Gli sportelli bancari a poco a poco chiudono. Eppure, nel territorio cremonese c’è una realtà che va in netta controtendenza. È Bordolano, 589 abitanti a maggio 2025. Municipio, ufficio postale, banca, medico di base (3 giorni), ambulatorio infermieristico, volontari e trasporti assistenziali, scuola, minimarket, due bar, quattro ristoranti, un agriturismo, uno dei primi laghetti di pesca sportiva. Inoltre, il don, la compagnia dialettale, le associazioni locali. E — non è un dettaglio — una zona industriale con un’azienda che conta 200 dipendenti (Rubinetterie Bonomi) e un impianto di stoccaggio di rilevanza nazionale (Stogit).
Tutto avviene in un comune che conta meno di 600 abitanti. Ne parla Luigi Amore, ex sindaco di Bordolano, che da anni vive a Cremona (è stato anche assessore ai tempi della giunta di Oreste Perri) ma che è rimasto molto legato alle sue radici e al suo paese.
«Credo che questo quadro sia anche il frutto del buon lavoro portato avanti dagli amministratori negli ultimi 25 anni. Io nel 1995 da sindaco avevo cominciato a vedere un mondo che stava cambiando. Ci siamo organizzati, abbiamo progettato e questo col tempo è stato il risultato. Nascevano amministrazioni con una sola lista, aprivamo il consiglio anche alla gente che poteva intervenire. Non ci siamo mai chiusi a riccio, abbiamo sempre cercato la collaborazione con vari enti, sinergie con le associazioni presenti sul territorio, con tutte quelle persone che hanno a cuore il paese, sempre naturalmente nel rispetto delle regole».
Tema importante: la parte economica e finanziaria, che affligge molte amministrazione locali costrette a fare i conti della serva ogni giorno.
«Ho letto che l’ultimo bilancio comunale — aggiunge l’ex sindaco — parla di 900mila euro di avanzo per opere, e 600mila euro circa con vincoli già prefissati. Mi auguro ad esempio di vedere migliorata la viabilità all’ingresso del paese, attraverso la rete stradale abbiamo avuto modo di farci conoscere da molte persone. Molti paesi soffrono o scompaiono perché tagliati fuori dalle infrastrutture. Ritengo questo un tema fondamentale».
Infine, la popolazione e la presenza sul territorio di cittadini stranieri, soprattutto di nazionalità indiana.
«Bordolano è il paese con la percentuale più alta di stranieri, quasi il 23%. Soprattutto dopo il Covid hanno acquistato molte case, lavorano e si stanno integrando nella vita sociale del paese. Senza la loro presenza certi servizi sarebbero a rischio, penso ad esempio alle Poste, che utilizzano molto».
Infine un augurio: «Ricordo che quando ho concluso il mio mandato — dice Amore —, qualcuno mi aveva ringraziato, dicendomi di aver riportato un clima disteso e di pace in paese. Spero di ritrovarlo sempre a Bordolano, che si continui a guardare avanti e ad ascoltare le buone idee, nell’interesse di singoli e comunità. Un mio ruolo in Comune in futuro? No, assolutamente, il mio rapporto diretto con la politica si è chiuso ormai da anni, parlo di Bordolano con affetto perché è sempre nel mio cuore e non potrebbe essere diversamente».
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