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LA STORIA

Premio fedeltà alla ‘bimba in cartolina’

Titti Busi, da oltre 70 anni legata a Senigallia. Lunedì 11 l’onorificenza dal sindaco

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

10 Agosto 2025 - 08:14

Premio fedeltà alla ‘bimba in cartolina’

Titti Busi cremonese che da oltre 70 anni va in villeggiatura a Senigallia (Ancona). Dietro, con la madre Isa nella foto-cartolina scattata negli anni ‘50 sul pontile della Rotonda a Mare

CREMONA - La fotografia di lei, bimba, con la sua mamma Isa in posa sul pontile della Rotonda a Mare. Lo scatto che diventa una cartolina (a colori) venduta nelle tabaccherie. Metà anni ‘50. Senigallia (Ancona), una delle perle turistiche delle Marche. Dopo Cremona, «è la seconda città della mia vita». Lo è per Titti Busi, 78 anni, occhi azzurri come il mare, laurea in biologia, informatore farmaceutico per la Bayer prima della pensione. Da più di 70 anni, è di casa a Senigallia: un record di fedeltà da premio. Domani alle 11.30, il sindaco, Massimo Olivetti, le consegnerà il riconoscimento.

«Sono felicissima», commenta Titti, il suo soprannome, perché di nome fa Elda Angela: Elda come la zia materna Elda Sacchi, crocerossina uccisa il 9 settembre del ‘43 (il suo nome è scolpito nella lapide dedicata alle ‘Donne della Resistenza, nel cortile Federico II). Tornando a Senigallia, non è il primo riconoscimento in famiglia. Nel 2008 lo ha ricevuto la madre Isa per il suo legame lungo sessant’anni con Senigallia. Isa Sacchi cominciò ad andarci da giovanissima, all’inizio soggiornò nelle case dei pescatori dell’epoca, in seguito, per molti anni, a Villa Sorriso con la figlia Titti. Se ai primi anni ‘90, madre e figlia hanno preso casa a Senigallia, lo devono a Ettore, il bulldog francese di Titti.

Titti Busi con il reuccio della canzone Claudio Villa

«L’aneddoto è buffissimo — racconta lei —. Mia madre era a passeggio con Ettore, che si è fermato davanti a una casa, si è inchiodato. Mia madre ha alzato gli occhi. C’era il cartello ‘Vendesi’. Era la villa del medico condotto di Senigallia. Non riuscivano a venderla. L’hanno divisa». Nel giro di 48 ore, l’acquisto e, poi, la ristrutturazione di due appartamenti. Da quando è in pensione, Titti passa l’intera estate a Senigallia, da maggio-giugno a settembre. Nella sua memoria, ripesca i ricordi dei mitici anni ‘60-‘70. Come le serate dei cantanti famosi a Villa Sorriso, a quei tempi locale icona dell’Adriatico come, sull’altro fronte - il Tirreno -lo era la Bussola, a Focette, in Versilia.

Sfogliando l’album dei ricordi, c’è la foto in bianco e nero di Titti bambina («Avrò avuto 6-7 anni») con la tata e Claudio Villa, il ‘reuccio’ della canzone. Da Villa Sorriso è passato Fred Bongusto, assiduo frequentatore di Senigallia. Il suo cavallo di battaglia — ‘Una Rotonda sul mare’ — lo compose proprio pensando alla spiaggia di velluto. Da qui è passata Mina. «La conoscevo già e ci davamo del ‘tu’ — racconta Titti —. L’ho conosciuta così: quando abitavo a casa dei nonni, in Galleria 25 Aprile, Mina era morosa di Daniele Parolini (ex calciatore della Cremonese e giornalista del Corriere della Sera, ndr). Abitava due piani sotto. Mina avrà avuto 16-17 anni. Io ero stata la morosa di suo fratello Alfredo, avrò avuto 15 anni. Il mio primo bacio l’ho dato a lui».

Nella casa di Senigallia, Titti ha incorniciato la fotografia-cartolina. La storia è questa. Passeggiando sul pontile della Rotonda a Mare con la sua bimba, Isa fu fermata da un fotografo che le chiese di posare per uno scatto. L’anno successivo, tornando in villeggiatura, Isa scoprì che quella foto era diventata una cartolina. «La spiaggia di velluto e il mare sono meravigliosi. Qui si sta benissimo, si mangia da Dio e si spende poco. In questi giorni c’è pieno per il Summer Jamboree (il Festival internazionale di musica e cultura dell’America anni ‘40 e ‘50, ndr)», lo spot della ‘bimba della cartolina’, oggi adulta. Domani il premio. «Senigallia, i ricordi dell’infanzia, i periodi belli... sarò emozionatissima».

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