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I CONTI IN TASCA AI CREMONESI

Energia e assicurazioni ‘mangiano’ i portafogli

Le spese obbligate, in costante crescita, consumano il 42% del budget famigliare

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

08 Agosto 2025 - 05:30

Energia e assicurazioni ‘mangiano’ i portafogli

CREMONA - Tecnicamente vengono definite 'spese obbligate’, anche se alla fine si basano sempre su scelte personali. Sta di fatto che tra quelle legate a beni e servizi di cui è quasi impossibile fare a meno, come casa, energia, bollette, sanità, trasporti e assicurazioni, in media i cremonesi spendono oltre 9mila euro l’anno. Una cifra che si avvicina molto alla media nazionale, pari a 9.300 euro. Purtroppo si tratta di uscite che continuano a crescere e dunque a erodere quote crescenti dei bilanci familiari, arrivando a rappresentare il 42% della spesa totale, con un aumento di 5,2 punti rispetto al 1995.

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energia

Lo studio porta la firma di Confcommercio. «Una dinamica, ormai strutturale, che riduce sempre di più l’area delle scelte libere di consumo, limitando il potenziale di crescita dell’economia legata alla domanda interna. In termini ‘monetari’, a fronte di una spesa pro capite complessiva di 22.114 euro nel 2025, oltre 9.300 euro sono assorbiti da spese non comprimibili» evidenziano gli analisti dell’associazione di categoria, facendo appunto riferimento ai dati nazionali. Il raffronto è stato fatto con i dati del 1995, evidentemente un’altra epoca, non solo per il salto tecnologico avvenuto, ma anche per il contesto internazionale, che oggi pesa sicuramente molto di più sulle bollette e sui trasporti e molti altri fattori indipendenti dalla volontà del singolo cittadino. «Tra le spese obbligate – proseguono dall’ufficio studi di Confcommercio – l’abitazione si conferma il capitolo principale, con una media annua di 5.171 euro (+109 euro rispetto al 2024), seguono assicurazioni e carburanti (2.151 euro) e l’energia (1.651 euro)».

A rendere sempre più gravoso il peso delle spese obbligate è la dinamica dei prezzi: «Dal 1995 ad oggi, il loro indice è cresciuto del 132%, più del doppio rispetto a quello dei beni commercializzabili (+55%). In particolare, l'energia, nonostante il rallentamento del 2025 - ha visto i suoi prezzi aumentare del 178% in trent’anni». Gli analisti guardano anche all’altro lato della medaglia. «Sul versante dei commercializzabili, invece, se da una parte i servizi (come ristorazione, turismo, tempo libero) mostrano segnali di recupero (+134 euro pro capite), dall'altro i beni tradizionali (alimentari inclusi) registrano un’ulteriore flessione» (-57 euro). Una tendenza che, insieme alla riduzione demografica e al cambiamento delle abitudini di consumo, richiede attenzione: «Per rilanciare la domanda interna, è necessario rimuovere gli ostacoli che comprimono la libertà di spesa, a partire dal contenimento dei costi fissi e dalla tutela del potere d'acquisto».

badioni

Andrea Badioni, presidente di Confcommercio Cremona, si dice preoccupato da questa tendenza che non sembra conoscere flessioni. «Per le famiglie il costante aumento delle spese obbligate è un forte ostacolo alla ripresa dei consumi. Con una dinamica ormai strutturale quest’anno le spese obbligate, quelle legate a beni e servizi di cui le famiglie non possono fare a meno, continuano a erodere quote crescenti dei bilanci familiari».

Secondo Badioni, non c’è più tempo da perdere. Sia a livello nazionale e regionale e, per quanto possibile anche da parte dei Comuni, servono iniziative per ridare fiato alle capacità di spesa delle famiglie. Altrimenti la fetta dei consumi che va ad alimentare il tessuto economico, a cominciare proprio dal commercio, è destinata a ridursi sempre di più, con conseguenze potenzialmente devastanti per il sistema territoriale. «Occorre quanto prima agire su tariffe e fiscalità per rafforzare il potere di acquisto e rilanciare la crescita economica del nostro territorio – conclude il presidente –: anche per le imprese la situazione non è delle migliori perché in 30 anni abbiamo registrato aumenti di oltre il +130% e nel lungo periodo questi continui incrementi non saranno più sostenibili».

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Commenti all'articolo

  • rugginesana

    08 Agosto 2025 - 11:37

    Banche ... assicurazioni,,,,, energia ..... padroni del mondo.

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