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Musei, biglietteria integrata e le celebrazioni per Sofonisba

L'assessore alla cultura Rodolfo Bona: «La manutenzione coesiste con la programmazione culturale»

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

06 Agosto 2025 - 10:45

Musei, biglietteria integrata e le celebrazioni per Sofonisba

CREMONA - Il sogno è quello del ‘grande museo civico’, con annesso palazzo Soldi, lo sguardo dell’assessore alla cultura Rodolfo Bona corre istintivamente a quell’idea antica e mai abbandonata: «La cosa importante è stata l’azione di messa in sicurezza di palazzo Soldi con la bonifica di ambienti e coperture. Abbiamo sigillato tutto, in modo da limitare il degrado che inevitabilmente viene dal tempo e dal non utilizzo. In quest’ottica di bonifica abbiamo agito anche sul portico e sullo scalone che porta all’ingresso della pinacoteca, liberando gli ambienti dal guano dei piccioni. Per ora sull’intero complesso c’è l’idea di procedere per lotti, insomma fare un passo alla volta. — racconta —. Oggi più che mai ci si deve concentrare su azioni più modeste, fare meno voli pindarici, urge mettersi al servizio dell’esistente e delle strutture che abbiamo per renderle le più funzionali possibili».


Così dopo la progettazione della passata amministrazione, ecco che la «biglietteria integrata fra musei, Ponchielli ed MdV a inizio del nuovo anno sarà una realtà — spiega l’assessore —. Ma non si tratterà solo di far comunicare le diverse biglietterie, il progetto permetterà la registrazione e condivisione dei dati di affluenza nei vari siti per leggere con attendibilità sempre maggiore il variegato spettro di chi sceglie la città per esperienze culturali. Si lavora, inoltre, per il rilancio e il rinnovamento del servizio accoglienza e di quello di videosorveglianza. Su questi due capitoli ci sono 200.000 euro per un bando specifico. All’azione di manutenzione e bonifica dei tetti del Museo della civiltà contadina il Cambonino vecchio sono destinati circa 60mila euro».


Non solo luoghi da manutenere, ma spazi da far vivere anche con nuove convenzioni e coinvolgendo i più giovani: «Sul Cambonino stiamo lavorando per creare una collaborazione con gli studenti della Scuola Edile Cremonese perché possano collaborare ad alcuni lavori di manutenzione, trasformando le esigenze del museo in un’occasione didattica e di esperienza professionale», sottolinea l’assessore e aggiunge: «Da Regione Lombardia, grazie al bando unico, arriveranno 25mila euro che ci permetteranno di sistemare i locali dell’ex caffetteria del museo in cui ospiteremo il materiale del centro di documentazione ambientale e recupereremo spazi per gli studenti».


A tutto questo si aggiunge il lavoro dell’assessorato nel tenere vivi i luoghi della cultura cremonese: «Abbiamo rinnovato la convenzione con la famiglia Carutti per le Stanze della Musica. La famiglia in accordo col Comune ha individuato nella figura di Fausto Cacciatori il conservatore della collezione a cui si affiderà la progettualità volta a d animare e a far conoscere gli strumenti a pizzico — prosegue —. Stiamo inoltre lavorando alle celebrazioni per i quattrocento anni della morte di Sofonisba Anguissola con l’obiettivo di dare il giusto rilievo alla nostra concittadina con una serie di incontri specifici e un grande sogno che speriamo si possa avverare. Ma di più, per ora, non posso dire. Una cosa è certa: non ci siamo dimenticati di Sofonisba. Stiamo inoltre continuando il percorso volto alla valorizzazione del Novecento cremonese e dei nostri artisti, dopo Garuti, daremo il giusto rilievo all’opera di Tarquinio, solo per fare un esempio. Inoltre, in accordo con l’assessore Paolo Carletti, piacerebbe che palazzo Comunale potesse diventare una sorta di nuovo museo, tutto da scoprire e visitare, più di quanto oggi non lo sia. Le potenzialità ci sono».


Se è vero che i sogni son desideri, è altrettanto vero che senza fondi nulla si può fare: «I fondi per la cultura non possono essere di appannaggio solo del bilancio comunale, credo ci sia bisogno di un coinvolgimento collettivo forte, magari su progetti specifici. L’idea è quella di puntare sull’Art Bonus come strumento per condividere la cultura cremonese».

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