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Pancia gonfia: ecco perché succede e cosa fare

Gonfiore addominale, un disturbo comune ma spesso sottovalutato. Microbiota, alimentazione e stress: tre fattori chiave da tenere sotto controllo per dire addio al disagio

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

04 Agosto 2025 - 12:02

Pancia gonfia: come possiamo  stare meglio

CREMONA - La chiamano 'pancia gonfia' e ne soffrono milioni di persone nel mondo, spesso in silenzio. Non è solo un fastidio estetico, ma un vero e proprio disturbo che può incidere sulla qualità della vita. Secondo i dati della Rome Foundation (uno degli enti di riferimento a livello internazionale per i disturbi gastrointestinali funzionali), circa il 20% della popolazione globale soffre di gonfiore addominale ricorrente, con una maggiore incidenza tra le donne.

In Italia, un sondaggio condotto da Istituto Doxa per conto di Yakult Italia nel 2024 ha rivelato che oltre il 60% delle persone associa il gonfiore a pasti abbondanti, ma solo una minoranza sa che dietro questo sintomo si celano spesso cause più profonde, come una disbiosi intestinale o una cattiva gestione dello stress.

Il gonfiore può infatti derivare da una combinazione di fattori: dieta sbilanciata, sedentarietà, intolleranze alimentari, ma anche alterazioni del microbiota intestinale. L’European Food Information Council (EUFIC) sottolinea che uno stile di vita sano, ricco di fibre, probiotici naturali e attività fisica regolare può aiutare a prevenire molti dei sintomi più comuni, compreso il gonfiore.

C’è poi una dimensione culturale da non trascurare: il corpo perfetto e piatto è spesso un modello irrealistico, mentre una 'pancia gonfia' è diventata quasi un segnale di malessere da nascondere. Ma parlarne, invece, è il primo passo per normalizzare il disturbo e trovare soluzioni.

Che cosa fare, quindi?
Il primo passo è osservare con attenzione le proprie abitudini alimentari: mangiare lentamente, evitare cibi ultraprocessati, limitare zuccheri fermentabili (i cosiddetti FODMAP), e ridurre il consumo di alcol e bevande gassate. Anche una corretta idratazione può fare la differenza. Se il gonfiore persiste, è utile tenere un diario alimentare per identificare eventuali intolleranze o pattern ricorrenti, da discutere con un professionista. Infine, il movimento quotidiano, anche leggero, aiuta il transito intestinale e contribuisce a riequilibrare il sistema digestivo. In alcuni casi, può essere indicato un supporto con probiotici, ma solo dopo aver valutato la situazione individuale.

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