L'ANALISI
02 Agosto 2025 - 05:10
CASTELVERDE - Orgoglio ed entusiasmo alle stelle anche per il 19enne Luca Corsini di Castelverde, che ha conquistato l’ambito traguardo dei cento centesimi a 250 chilometri da casa. Il suo nome, infatti, è nell’elenco dei bravissimi dell’istituto aeronautico ‘Baracca’ di Forlì che frequenta da quando aveva 14 anni.
Perché hai scelto l’Istituto Aeronautico?
«Perché sin da piccolo desideravo frequentare una scuola d’eccellenza, riconosciuta a livello nazionale per la qualità della sua formazione tecnica e culturale. Come tanti bambini, ho sempre nutrito una forte passione per il volo e per tutto ciò che riguarda il mondo dell’aviazione. Crescendo, questa passione si è trasformata in una scelta consapevole: volevo un percorso scolastico che unisse rigore, specializzazione e un forte legame con l’innovazione tecnologica. Questa scuola mi è sembrato il contesto ideale per coltivare questi interessi e farli diventare competenze solide».
Com’è andato l’esame?
«Molto bene e, nel complesso, ha rispecchiato le aspettative che avevo. La prima prova di italiano l’ho affrontata con serenità, scegliendo la traccia che trattava il tema dell’indignazione sui social media. L’ho trovata stimolante, attuale e coerente con molte riflessioni che avevo già maturato in questi anni. La seconda prova, invece, riguardava Costruzione e Struttura del Mezzo Aereo. Nonostante l’esercizio proposto non fosse completamente in linea con il programma svolto in classe, sono riuscito a portarlo a termine con soddisfazione, grazie a un buon metodo di studio e a una solida preparazione di base. La parte orale è stata la più interessante: non l’ho vissuta come una classica interrogazione, ma piuttosto come un dialogo, un confronto vero e proprio. È stato un momento in cui ho potuto mettere in gioco le mie conoscenze, ma anche raccontare il percorso personale che ho compiuto in questi cinque anni».
Cosa c’è nel tuo futuro?
«Il mio obiettivo è proseguire gli studi frequentando Ingegneria aerospaziale. Salvo cambi di programma dell’ultimo minuto, ho deciso di iscrivermi al Politecnico di Varsavia. Si tratta di una delle università europee più rinomate in ambito aeronautico e aerospaziale, con un’offerta formativa fortemente orientata alla teoria, ma allo stesso tempo molto solida dal punto di vista tecnico. Ho scelto Varsavia perché credo che studiare all’estero sia una grande opportunità di crescita personale, oltre che formativa: permette di confrontarsi con un contesto internazionale, migliorare la conoscenza delle lingue e acquisire un approccio più aperto e dinamico al mondo dell’ingegneria. Inoltre, la formazione teorica che offre questa università rappresenta per me una base eccellente su cui costruire eventuali studi futuri, come un master di specializzazione oppure attività di ricerca».
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