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Cremona solidale, Stefano Gariano nuovo direttore generale

Piemontese, entra in servizio a settembre: «Ho trovato una realtà d’eccellenza»

La Provincia Redazione

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01 Agosto 2025 - 05:15

Cremona solidale, Stefano Gariano nuovo direttore generale

CREMONA - Stefano Gariano il prossimo 8 settembre prenderà ufficialmente la guida di Cremona Solidale come nuovo direttore generale, ma il suo ingresso in azienda è già avvenuto nei giorni scorsi, in occasione della presentazione del bilancio sociale. La sua volontà, infatti, è quella di iniziare a conoscere bene tutte le varie anime di una realtà tanto variegata e complessa.

Da dove viene?
«Sono piemontese di Torino — spiega Gariano — e dunque non conoscevo Cremona Solidale, che è stata per me una bellissima scoperta. Quando c’è stata la possibilità di candidarsi per questa posizione l’ho fatto con entusiasmo e da subito ho avuto un impatto positivo. Si capisce immediatamente che è una realtà di eccellenza che eroga una vasta gamma di servizi socio sanitari in diversi setting assistenziali: la riabilitazione, la Rsa, i centri diurni integrati, le comunità alloggio, i servizi domiciliari e le prestazioni ambulatoriali. Per non parlare del percorso Alzheimer, che è innovativo e unico. È davvero una struttura complessa che fornisce una quantità di servizi fondamentali. Una vera e propria ‘cittadella della salute’ che per gli anziani non dico sia un unicum, ma quasi. Riesce infatti a rispondere ai vari fabbisogni della terza età a 360 gradi».

Cremona Solidale è dunque una sfida avvincente.
«Senz’altro. Una sfida che mi darà la possibilità di confrontarmi con una struttura socio sanitaria di grande livello. Ho maturato un’esperienza ventennale nel settore sanitario, ho lavorato occupandomi di gestione di aziende sanitarie private accreditate con il Sistema Sanitario Nazionale, ma anche nel sistema di governance del settore pubblico tra cui due anni in Agenas, all’interno dell’area piani di rientro».

Come è stato il primo impatto?
«Positivo. C’è il Po come nella mia Torino che fa da fil rouge e devo dire che mi sembra una città molto viva e interessante dal punto di vista culturale. Ecco magari rispetto al capoluogo piemontese, è più a misura d’uomo».

Cremona solidale invece che impressione le ha fatto?
«Mi sembra una realtà molto attenta sia all’utenza che ai famigliari, che ai dipendenti. Una bella sfida trovarmi in una realtà così, perché mi darà la possibilità di approfondire il tema del sociosanitario. In generale una bella sfida in una realtà, che fornisce una vasta gamma di servizi. Ritengo che sia raro trovare in un’unica azienda, un’offerta tanto variegata. Mi insedierò ufficialmente a partire dall’8 settembre, ma ho già avuto alcuni incontri. Questa rete articolata denota chiaramente una visione lungimirante e una capacità organizzativa di livello. Credo molto in questa nuova esperienza, al punto da essermi spostato con la famiglia per dedicarmi totalmente a questa nuova avventura ed esperienza professionale, ma anche umana».

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