L'ANALISI
31 Luglio 2025 - 09:15
Barbara Manfredini, Giovanni Gagliardi e Massimo De Bellis
CREMONA - Ha aperto la seduta il direttore generale di CremonaFiere, Massimo De Bellis (team leader del Cantiere), illustrando lo stato dell’arte e le prospettive per il secondo semestre 2025. De Bellis ha sottolineato il ruolo della Fiera come hub internazionale nei settori della zootecnia e della musica, radicato nel territorio grazie alla qualità e alla tradizione degli eventi organizzati.
Nel primo semestre si sono svolti 25 eventi e 15 convegni. Per il secondo semestre l’attenzione si concentra sul consolidamento delle manifestazioni storiche, come Cremona Musica e le Fiere Zootecniche. De Bellis ha rimarcato come la zootecnia meriti maggiore valorizzazione sia sul piano comunicativo verso il grande pubblico, sia come leva formativa e professionale per le nuove generazioni. Ha annunciato inoltre l’introduzione di una formula ‘fuorisalone’ in occasione della prossima edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali, per estendere l’esperienza fieristica alla città e al territorio.
Durante l’incontro è intervenuto il consigliere provinciale Giovanni Gagliardi, che ha ribadito il sostegno convinto dell’amministrazione provinciale alla Fiera di Cremona e agli eventi di tradizione, considerati centrali per l’identità economica e culturale del territorio. «La Fiera rappresenta le principali filiere produttive locali, dall’agricoltura all’allevamento fino alla musica – ha affermato – e merita un impegno congiunto per mantenerne il valore e svilupparne le potenzialità».
A sottolineare il valore culturale e turistico delle Fiere è stata anche Barbara Manfredini, ex assessore comunale al Turismo e funzionaria del Settore Turismo e Cultura della Provincia di Cremona, che ha messo in luce l’importanza di questi appuntamenti come strumenti per raccontare un territorio e valorizzarlo anche attraverso eventi diffusi, sul modello del fuori-salone. Tra le nuove proposte da esplorare: eventi dedicati ai fiumi del territorio, al cicloturismo e alla pratica sportiva, per rafforzare la connessione tra il polo fieristico e le risorse naturali e culturali locali.
Nel suo intervento, l’innovation manager Giovanni De Ponti, collegato da Roma, ha invitato a lavorare su azioni progettuali concrete, capaci di attrarre finanziamenti e generare nuove iniziative. Ha sollecitato la costruzione di una rete tra soggetti pubblici e privati, per cogliere opportunità legate a fondi specifici e attivare idee di valore.
Il confronto tra i partecipanti ha generato domande strategiche, come: in quali nuovi settori sviluppare attività fieristiche? Quali opportunità si aprono con eventi fuori salone? Quali azioni per rafforzare la sinergia tra Fiera e territorio? Dal dibattito è emersa una visione condivisa della Fiera come motore attivo, integrato nel tessuto provinciale, e capace di generare valore economico, turistico e culturale.
Prossimi passi: il direttore De Bellis ha tracciato il percorso per la successiva fase del cantiere: «Nei prossimi incontri ci concentreremo sulla definizione di proposte progettuali concrete, capaci di tradursi in interventi strategici e sostenibili. L’assise prevista per metà ottobre 2025 sarà il momento chiave per restituire risultati tangibili, con l’ambizione di produrre un impatto duraturo sull’intero territorio provinciale».
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