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CREMONA. IL LUTTO

Addio a Cristina Marenzi, voce e anima della comunità cremonese

Educatrice, artista, attivista: con forza e passione ha lottato per la tutela delle donne, diventando simbolo della battaglia per Area Donna

La Provincia Redazione

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30 Luglio 2025 - 11:52

Addio a Cristina Marenzi, voce e anima della comunità cremonese

CREMONA – Si è spenta nella notte tra lunedì e ieri in Valsugana, dove era in vacanza, Cristina Marenzi, 61 anni appena compiuti, per tutti semplicemente 'Cri'. Da tempo lottava con coraggio contro una malattia che non era riuscita a spegnere il suo spirito combattivo e il suo amore per la vita.

Marenzi, residente a Cremona, era conosciuta per il suo impegno sociale. Professionista nell’ambito dell’educazione, aveva lavorato per anni come educatrice presso strutture per anziani e persone con disabilità, portando creatività e sensibilità anche in contesti difficili.

Il suo nome è legato soprattutto alla battaglia per Area Donna, la sezione dell’Ospedale di Cremona dedicata alle pazienti oncologiche, ridimensionata durante la riorganizzazione sanitaria del 2022. Marenzi fu tra le prime a denunciare pubblicamente la perdita di un luogo che per molte donne rappresentava non solo un centro di cura, ma anche uno spazio protetto, umano, dove affrontare con maggior dignità e meno sofferenza i percorsi terapeutici legati al tumore al seno.

Fu lei a portare la voce delle pazienti davanti ai vertici dell’Asst e al Comune, a promuovere la nascita del Comitato per Area Donna, a presidiare – salute permettendo – i banchetti per la raccolta firme e a mobilitare l’opinione pubblica in difesa di un servizio essenziale.

Marenzi, oltre che attivista, era anche un'artista autodidatta, appassionata di canto e disegno ed era molto conosciuta anche negli ambienti culturali della città. Vegana convinta, profondamente legata alla natura e agli animali – soprattutto ai gatti – aveva fatto dell’amore e del rispetto per la vita, in tutte le sue forme, una filosofia condivisa con il marito Fabio e la figlia Francesca.

«Cristina era una forza della natura – ricordano amici e conoscenti – sempre pronta ad ascoltare, ad accogliere, a fare qualcosa per gli altri». Il suo sguardo lucido e la capacità di unire persone anche molto diverse tra loro l’hanno resa una figura preziosa per Cremona. E proprio Cremona, oggi, la piange con profondo affetto.

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