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Tredici nuovi notai: i figli d’arte e l’ex atleta di nuoto

Il giuramento in Tribunale. Giovanni Corioni, presidente del Consiglio notarile di Cremona e Crema: «Coperte tutte le sedi disponibili»

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

22 Luglio 2025 - 19:19

Tredici nuovi notai: i figli d’arte e l’ex atleta di nuoto

CREMONA - Il più lontano arriva da Napoli: Matteo Giordano, 36 anni. I più vicini sono cremaschi: Andrea Bombelli e Gregorio Barbaglio. Di Cremona è Elisa Antonioli, 30 anni. La più giovane di anni ne ha 29: Elena Lauria, calabrese di Rossano (Cosenza), milanese d’adozione: «Credo di essere tra le più giovani d’Italia». Gli altri sono milanesi o pavesi di nascita e c’è un bolognese. Sono i nuovi tredici notai: 8 maschi e 5 femmine. Oggi hanno giurato in Tribunale davanti al presidente, Anna di Martino, ai giudici Annalisa Petrosino e Daniele Moro. E a Giovanni Corioni, presidente del Consiglio notarile di Cremona e Crema.


Cerimonia alle 11.30. Genitori, mogli e mariti, fidanzate e fidanzati, figli, nonni e nipoti e amici arrivati da un po’ tutta Italia per ‘il coronamento’ di un percorso tostissimo. «Per preparasi all’esame, li abbiamo visti chini sui libri», il commento monocorde dei familiari. Sacrifici (tanti) prima, soddisfazione alle stelle, dopo. Giuramento, foto ricordo, pranzo, poi alle cinque del pomeriggio tutti nella sede del Consiglio notarile, accolti dal presidente Corioni. Dei tredici notai, cinque - un maschio e quattro femmine — a Cremona cominceranno la carriera.


Ecco l’elenco dei nuovi notai con la destinazione, come da decreto ministeriale del 12 giugno scorso, a firma del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Pandino è la destinazione del cremasco Andrea Bombelli (ha giurato in precedenza). Elisa Antonioli gioca in casa: destinazione Cremona. È figlia d’arte: il padre Roberto è notaio (Elisa è in studio con lui) e, combinazione, il papà ha studiato da notaio insieme a Riccardo Bandi, padre di Valentina Bandi, neo notaio che aprirà lo studio a Castelverde. Famiglia di notai, i Bandi.

La nonna di Valentina, Maria Luisa Masetti, classe 1923, è stata tra le prime notaie d’Italia. Famiglia di legulei, gli Antonioli. Il nonno Pietro è avvocato (in pensione), avvocato lo è stato il compianto Giampiero (fratello di Pietro), avvocato è lo zio Franco. I fratelli di Elisa, Ettore ed Edoardo, fanno pratica dallo zio. Cremona è la destinazione anche di Daniela Forcella, di Elena Lauria, di Francesca Canal e del napoletano Matteo Giordano, accompagnato dai genitori, dalla «nipote preferita» e dalla fidanzata Ludovica, lei avvocato.


Curiosa la storia di Matteo. Un metro e 93 di altezza, ha un passato da atleta di nuoto, tesserato Gruppo sportivo Forestale. Googolando, si scopre che nel 2009 portò a casa eccellenti risultati alle Universiadi di Belgrado, ad agosto del 2011 si cimentò alle Universiadi della città di Shenzen, con la scritta ‘Italia ‘stampata sulla cuffia argentea. «Ho partecipato alle Olimpiadi di Londra, nel 2012». Ma ancora più curioso è che già da bambino, tra i 3 e i 4 anni, Matteo si era messo in testa di fare il notaio.

E i primi ‘atti’ li ha messi giù tra i 6 e i 7 anni. Li ha ripescati sua madre. Sono stati incorniciati «il contratto per l’utilizzo della bicicletta di mio nonno, quello per l’acquisto del cane». In casa Giordano non ci sono notai. «Sono il primo della stirpe», prosegue Matteo. Il padre Mario è dirigente bancario in pensione. Un nonno era barbiere, l’altro nonno era nella Marina Militare. «La scelta di Cremona, una bellissima città, è stata consapevole — spiega Matteo—. Sono amico di una notaia che era qui e poi è andata a Roma. In tempi non sospetti venivo a trovarla. Qui si vive benissimo». Matteo e Ludovica sono a Cremona dallo scorso marzo: hanno trovato casa e studio. «Il primo acquisto che ho fatto a Cremona è stata la bicicletta. Rispetto a Roma e a Napoli, qui nella stessa giornata riusciamo a fare dieci cose».


Torniamo ai figli d’arte. Lo è Gregorio Barbaglio: il padre Giovanni è notaio a Crema. Soncino è la destinazione di Barbaglio junior. «Mi sembra che sia una bella realtà». Vailate è la destinazione di Marco Fabio Corso, Sergnano di Alessandro Clemente, Piadena di Alessandro Cioni, Pescarolo ed Uniti di Davide Pelizza (figlio d’arte anche lui), Ostiano di Andrea Giovanni Giuseppe Cabizza.


Il presidente del Tribunale ha augurato ai professionisti di fare «il mestiere con passione».
Tredici notai: un numero che non si è mai visto in provincia di Cremona in un colpo solo. Lo conferma il presidente Corioni: «In tutta la storia notarile cremonese, non ci sono mai stati così tanti notai in una volta sola e, anzi, come numero complessivo di notai adesso superiamo i 40, mentre prima la media era di 29-30 notai. E c’è un forte ringiovanimento. Arrivano da un po’ tutta Italia, poi, sfortunatamente, non tutti si fermano, perché la provincia di Cremona è vista come un ponte per arrivare a Milano, per andare nelle sedi più importanti. Una volta, dei sei, sette notai non è più rimasto nessuno. Stavolta, però, credo che qualcuno resterà».

E con l’infornata dei 13, «oggi non ci sono più sedi disponibili, sono state coperte tutte, anche le sedi più piccole. Non c’è più posto per i notai in provincia di Cremona». Insomma, notai ‘sold out’ dal Casalasco al Cremasco. Ora la Zecca deve preparare i sigilli, poi si comincia.

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